L’anime di Neon Genesis Evangelion

Il 4 ottobre 1995, il mondo dell’animazione giapponese si arricchì di un capolavoro senza tempo: Neon Genesis Evangelion, un anime prodotto dallo studio Gainax che avrebbe segnato profondamente il genere mecha e la cultura popolare. La serie, composta da 26 episodi, non solo ha dato vita a un manga omonimo realizzato da Yoshiyuki Sadamoto, ma ha anche ispirato una miriade di spin-off, film e opere d’arte.

Trama e Contesto

Ambientata nel 2015, Neon Genesis Evangelion narra le vicende di un mondo devastato da un catastrofico evento noto come il Second Impact, avvenuto nel 2000. La versione ufficiale attribuisce il disastro all’impatto di un meteorite al Polo Sud, ma la verità è ben più inquietante: il Second Impact è stato provocato dall’attivazione di esseri extraterrestri noti come “angeli”, scoperti da una segreta organizzazione chiamata Seele. Quest’ultima ha concepito un piano per il futuro dell’umanità, basato su antiche profezie e testi sacri, mirante alla realizzazione del Progetto per il Perfezionamento dell’Uomo.

Per portare avanti il suo oscuro progetto, la Seele ha fondato la Nerv, un’agenzia speciale incaricata di costruire e pilotare enormi robot biomeccanici, gli Evangelion, o Eva. Questi mecha, creati utilizzando il DNA degli angeli, sono l’unica speranza per la Terra contro le incessanti minacce rappresentate dagli stessi angeli, i quali si oppongono al piano della Seele.

Il protagonista della serie è Shinji Ikari, un ragazzo di 14 anni reclutato dalla Nerv per diventare uno dei piloti degli Eva. Oltre a dover fronteggiare i pericoli che gli angeli rappresentano, Shinji deve confrontarsi con i propri conflitti interiori e le relazioni complicate con altri personaggi chiave, come il padre Gendo, il capo della Nerv, la misteriosa Rei Ayanami, e l’orgogliosa Asuka Langley Soryu, una pilota proveniente dalla Germania.

Tematiche e Approfondimenti Psicologici

Ma Neon Genesis Evangelion è molto più di una semplice serie di combattimenti tra robot e angeli. La narrazione si sviluppa in una profonda riflessione sull’esistenza umana, le relazioni interpersonali, la religione e la psicologia. I personaggi, dai tratti ben delineati, presentano ferite psichiche e relazioni problematiche. Shinji, per esempio, è segnato dall’abbandono del padre dopo la morte della madre, mentre Rei Ayanami, un clone genetico, vive una profonda angoscia esistenziale. Asuka, invece, si distingue per la sua competitività e la mancanza di autostima, conseguenze della malattia mentale e del suicidio della madre.

Un Regista e i Suoi Personaggi

Il regista Hideaki Anno ha definito Evangelion come una “pellicola personale” in cui ogni personaggio riflette una parte della sua personalità. Anno stesso ha affermato: “Tutti i personaggi di Evangelion sono me”. Questa dimensione autobiografica conferisce alla serie una profondità rara, rendendo ogni interazione e conflitto una rappresentazione di esperienze e sentimenti umani universali.

Il Finale Controverso

Uno degli aspetti più discussi di Neon Genesis Evangelion è il suo finale controverso, che ha generato un ampio dibattito tra i fan. Gli ultimi due episodi, realizzati in tempi ristretti e sotto pressione, si distaccano notevolmente dalla tradizionale conclusione narrativa. Invece di offrire risposte chiare, i personaggi si sottopongono a una seduta psicoanalitica, esplorando i propri traumi e i significati dell’esistenza. Questo approccio ha spinto alcuni spettatori a sentirsi traditi e confusi, dando vita a una varietà di interpretazioni e critiche.

Le lamentele circa il finale hanno portato Gainax a produrre due lungometraggi nel 1997, intitolati Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth e Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion, i quali rivedono e reinterpretano le ultime due puntate della serie. Questi film offrono una prospettiva nuova e più chiara sul complesso intreccio narrativo, rispondendo così alle richieste dei fan di una conclusione più soddisfacente.

Un’Opera che Ha Fatto Storia

Neon Genesis Evangelion ha lasciato un segno indelebile non solo nell’animazione giapponese, ma anche nella cultura pop globale. Con la sua analisi psicologica, i riferimenti religiosi e filosofici, e la critica al genere mecha, la serie ha sfidato le convenzioni dell’animazione e ha aperto la strada a nuove forme di narrazione. È un anime che merita di essere visto almeno una volta nella vita, poiché riesce a combinare una storia avvincente con una riflessione profonda sulla condizione umana, emozionando e facendo discutere il pubblico in modo unico.  Evangelion non è solo un anime: è un’esperienza, un viaggio nella mente umana e un capolavoro artistico che continua a influenzare generazioni di creatori e appassionati. La sua unicità e la sua capacità di stimolare la riflessione lo rendono un’opera imperdibile per chiunque desideri comprendere il potere e la complessità dell’animazione giapponese.

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