Remembrance of Earth's Past: Nella Quarta Dimensione

Nella quarta dimensione è il terzo e ultimo romanzo della trilogia “Remembrance of Earth’s Past” di Liu Cixin, pubblicata in Italia da Mondadori. Seguito de La materia del cosmo (La foresta oscura), questa anche questo romanzo è un’opera di fantascienza hard, che si basa su solide conoscenze scientifiche e tecniche, ma che allo stesso tempo esplora le implicazioni filosofiche e morali di un contatto tra civiltà aliene. Il romanzo è ambientato in un futuro lontano, in cui la Terra è minacciata da una razza extraterrestre chiamata Trisolariani, che hanno la capacità di manipolare le dimensioni dello spazio e del tempo. Gli umani, dopo aver combattuto una lunga e disperata guerra, sono riusciti a stabilire una tregua con gli invasori, grazie all’intervento di una misteriosa entità cosmica nota come il Sofone. Tuttavia, questo equilibrio è precario e potrebbe essere compromesso da un evento inaspettato: il risveglio di Cheng Xin, un’ingegnere aerospaziale che era stata ibernata nel XXI secolo e che custodisce un segreto che potrebbe cambiare il destino dell’umanità.

Nella quarta dimensione è un romanzo che sfida la fantasia e l’intelletto del lettore, proponendo scenari spettacolari e visionari, che spaziano dalla creazione di un universo artificiale alla distruzione del sistema solare, passando per viaggi interstellari e incontri con altre forme di vita. Liu Cixin dimostra una grande abilità nel costruire una trama avvincente e complessa, che intreccia le vicende dei personaggi con le teorie fisiche e matematiche più avanzate. Il romanzo è anche una riflessione sul ruolo dell’umanità nell’universo, sulle sue potenzialità e sui suoi limiti, sulle sue aspirazioni e sui suoi conflitti. Liu Cixin non offre risposte definitive, ma solleva domande stimolanti e provocatorie, che invitano il lettore a interrogarsi sul senso della propria esistenza e sul suo rapporto con le altre specie.

Il romanzo non è privo di difetti, tra cui spicca un certo sessismo nell’analisi dei personaggi femminili. L’autore sembra attribuire il fallimento della missione di Cheng Xin al fatto che sia una donna, e che quindi sia portata a fare scelte emotive e pacifiche, invece che razionali e aggressive. Questa visione stereotipata e binaria dei ruoli di genere è in contrasto con la ricchezza e la complessità del resto del romanzo, e rischia di infastidire il lettore. Un altro aspetto discutibile è la lunghezza eccessiva del romanzo, che a volte si perde in digressioni e dettagli superflui, rallentando il ritmo e la tensione narrativa.

Nonostante questi difetti, resta un romanzo di fantascienza di alto livello, che conclude in modo soddisfacente e sorprendente una delle saghe più originali e ambiziose degli ultimi anni. Liu Cixin è uno degli autori cinesi di fantascienza più famosi e apprezzati nel mondo, vincitore di numerosi premi, tra cui il Premio Hugo nel 2015 con Il problema dei tre corpi e il Premio Locus nel 2017 con Nella quarta dimensione. Prima di dedicarsi alla scrittura, Liu Cixin ha lavorato come ingegnere in una centrale elettrica, e questo si riflette nella sua profonda conoscenza e passione per la scienza e la tecnologia.