Colossal Biosciences è una società che ha come obiettivo di riportare in vita animali estinti usando la tecnologia genetica. Tra i suoi progetti più ambiziosi c’è quello di far nascere un cucciolo di mammut lanoso entro il 2028, utilizzando il DNA di elefanti asiatici modificato con tratti genetici di mammut trovati nell’Artico.
La de-estinzione, ovvero la possibilità di far tornare in vita creature scomparse, è un concetto che affascina da tempo la fantascienza, ma che ora potrebbe diventare realtà grazie a strumenti come CRISPR, la tecnologia di modifica genetica premiata con il Nobel. Questa permette di inserire nel DNA di animali viventi caratteristiche di animali estinti, creando degli ibridi che potrebbero adattarsi meglio a determinati ambienti.
Watch your step—you never know what it might reveal about you. 🦣
Get a quick lesson about the mammoth’s massive footprints and how researchers study them to learn fascinating things about their ecological makeup, migratory patterns, and way of life.#mammoth #conservation pic.twitter.com/7I6IwvcBDv
— Colossal Biosciences® (@itiscolossal) January 2, 2024
Il mammut lanoso, che si è estinto circa 10 mila anni fa, è uno dei candidati più promettenti per la de-estinzione, in quanto condivide il 99,6% del suo codice genetico con l’elefante asiatico, il suo parente più prossimo. Gli scienziati di Colossal Biosciences intendono trasferire nel DNA di elefanti asiatici alcuni geni di mammut che conferiscono resistenza al freddo, come il pelo folto, il grasso sottocutaneo e le orecchie piccole.
Una volta ottenuto un embrione di mammut-elefante, questo dovrà essere impiantato in una femmina di elefante africano, che ha una dimensione simile a quella del mammut e che potrebbe portare a termine la gravidanza. L’obiettivo finale è di reintrodurre i mammut nella tundra artica, dove potrebbero contribuire a preservare l’ecosistema e a contrastare il riscaldamento globale.
Tuttavia, la de-estinzione presenta anche delle sfide e dei rischi. Il primo mammut risorto non sarà un vero mammut, ma un animale ibrido, con una parte del DNA proveniente dagli elefanti. Inoltre, non avrà una madre mammut che lo allevi, ma una madre elefante che potrebbe non riconoscerlo come suo. Infine, non si sa come si comporterà il mammut nel suo habitat e come interagirà con le altre specie.
Colossal Biosciences è consapevole di queste difficoltà, ma è determinata a portare avanti il suo progetto, che considera una sfida scientifica e una missione ecologica. L’azienda spera di vedere il mammut lanoso tuonare di nuovo nella tundra, dopo millenni di assenza.