Il Signore degli Anelli, l’opera fantasy più famosa e amata di tutti i tempi, ha ispirato generazioni di lettori, scrittori, artisti e anche musicisti. Il mondo immaginario creato da J.R.R. Tolkien, popolato da elfi, nani, hobbit, orchi, maghi e altre creature fantastiche, ha affascinato molti compositori e cantanti, che hanno tratto spunto dalle sue storie, dai suoi personaggi e dai suoi temi per creare brani musicali di diversi generi e stili.
Quest’anno ricorre il 50° anniversario della morte di Tolkien, avvenuta il 2 settembre 1973 a Bournemouth, in Inghilterra. In questo articolo, vogliamo rendere omaggio al grande scrittore britannico ripercorrendo alcune delle sue influenze musicali più significative e interessanti.
La colonna sonora dei film di Peter Jackson
La prima e più ovvia fonte di ispirazione musicale legata al Signore degli Anelli è la colonna sonora dei film di Peter Jackson, che hanno portato sul grande schermo la trilogia tra il 2001 e il 2003, ottenendo un enorme successo di pubblico e di critica. La musica è stata composta dal canadese Howard Shore, che ha creato un’opera sinfonica di grande impatto ed emozione, utilizzando diversi temi musicali associati ai vari popoli, luoghi e sentimenti della Terra di Mezzo. Shore si è avvalso di due importanti orchestre sinfoniche, la London Philharmonic e la New Zealand Symphony, oltre ad alcune voci soliste, tra cui spicca quella dell’irlandese Enya, che ha interpretato il brano May It Be, nominato agli Oscar come migliore canzone originale.
Shore ha dichiarato di essersi ispirato alla musica del 1700/1800, in particolare al romanticismo di Richard Wagner, che usava la tecnica del leitmotiv, cioè dei temi musicali ricorrenti legati a persone, luoghi o situazioni. Tra i brani più celebri e apprezzati della colonna sonora, possiamo citare The Sound of the Shire, che evoca l’atmosfera pacifica e casalinga degli hobbit, One Ring to Rule Them All, che esprime il potere oscuro e inquietante dell’anello, The Company of the Ring, che rappresenta il tema principale del primo film e il senso di avventura e di missione della compagnia, e The Realm of Gondor, che accompagna uno dei momenti più drammatici e commoventi della saga.
Il rock e il metal ispirati a Tolkien
Oltre alla colonna sonora dei film, il Signore degli Anelli ha influenzato molti artisti e band appartenenti al genere rock e metal, che hanno trovato nella saga di Tolkien una fonte di ispirazione per le loro liriche, i loro concept album e i loro nomi. Tutto nasce dall’interesse suscitato dalla trilogia nel mondo universitario britannico e nei college americani a partire dagli anni ’60. Uno dei primi esempi di brani ispirati a Tolkien è To Isengard, contenuta nel disco solista di Jack Bruce Songs for a Tailor, pubblicato nel 1969.
Tra le band più famose che hanno omaggiato Tolkien, possiamo ricordare i Led Zeppelin, che hanno inserito diversi riferimenti al Signore degli Anelli nelle loro canzoni, come Ramble On, Misty Mountain Hop e The Battle of Evermore. Anche i Pink Floyd hanno fatto cenno a Tolkien in alcuni dei loro brani, come The Gnome, che secondo alcuni fan sarebbe ispirata agli hobbit, e The Nile Song, che citerebbe il fiume Anduin.
Anche molte band rock e metal hanno dedicato brani e interi album alla mitologia creata da J.R.R. Tolkien. Ad esempio, i Rush hanno intitolato una canzone del loro album Fly By Night a Granburrone, chiamandola Rivendell. I Camel, invece, hanno incluso nel loro album Mirage una canzone intitolata Nimrodel – a) The procession b) The White Rider. Gli Styx hanno invece dedicato una canzone chiamata Lords of the Ring all’opera di Tolkien, inserendola nel loro album Pieces of Eight.
I Blind Guardian e i Summoning sono solo alcune delle band metal che hanno trovato ispirazione nelle opere di J.R.R. Tolkien. Ma qual è la ragione dietro questa connessione tra il genere musicale e l’autore del Signore degli Anelli?I Blind Guardian, gruppo tedesco di grande successo, hanno dedicato molte canzoni e persino un album intero alla mitologia della Terra di Mezzo. Il loro disco Nightfall in Middle-Earth, basato sul Silmarillion, è considerato un classico del genere. Ma non sono gli unici ad aver trovato nelle storie di Tolkien una fonte d’ispirazione. Gli austriaci Summoning hanno pubblicato ben otto album e un EP completamente basati sui lavori dell’autore britannico. La musica dei Summoning è caratterizzata da un mix affascinante di atmosfere sinfoniche e screaming black-metal, creando un contrasto unico che coinvolge l’ascoltatore in un viaggio epico. Nonostante la loro musica possa sembrare di nicchia, è in grado di offrire momenti di pura epicità.
Nel panorama del black metal, numerosi gruppi hanno tratto ispirazione da Tolkien per il loro nome o per i testi delle loro canzoni. Ad esempio, i Gorgoroth hanno preso il loro nome dall’omonimo altopiano di Mordor, mentre il progetto musicale Burzum dell’artista norvegese Varg Vikernes deve il suo nome a una parte dell’iscrizione sull’Anello in Lingua Oscura. Anche gruppi come gli Amon Amarth hanno dedicato interi album o singole canzoni all’universo tolkeniano.
Ma perché il metal e Tolkien sono così intimamente legati? Il metal ha da sempre avuto un immaginario fatto di battaglie ed eroi, elementi che si trovano anche nelle opere di Tolkien. La sua Terra di Mezzo è un teatro infinito di epos e leggende, che esalta la passione per le avventure eroiche. Non è un caso che molte band metal abbiano scelto il loro nome basandosi su luoghi o personaggi del mondo creato dallo scrittore britannico.
Altre influenze musicali
Oltre al rock e al metal, anche altri generi musicali hanno mostrato di apprezzare e di essere influenzati dal Signore degli Anelli. Ad esempio, il cantautore Leonard Nimoy, noto per aver interpretato il personaggio di Spock nella serie Star Trek, ha dedicato una canzone agli hobbit, intitolata The Ballad of Bilbo Baggins, pubblicata nel 1967. Anche il rapper statunitense MC Lars ha omaggiato Tolkien con una canzone chiamata Rapbeth (Foul is Fair), che mescola elementi del Signore degli Anelli e di Macbeth di Shakespeare.
Tra gli artisti internazionali, il musicista svedese Bo Hansson ha realizzato nel 1973 un album strumentale interamente basato su Il Signore degli Anelli. Anche il compositore francese Patrice Deceuninck ha avviato un progetto musicale ispirato al capolavoro di Tolkien, completando il primo album, intitolato The Ring Bearer part I, incentrato sulla Compagnia dell’Anello. A differenza delle sue altre opere prevalentemente elettroniche, per questo album Deceuninck si è avvalso di una vera orchestra.
Infine, non possiamo dimenticare l’influenza che Tolkien ha avuto sulla musica classica e contemporanea. Tra i compositori che si sono ispirati al Signore degli Anelli, possiamo ricordare il finlandese Aulis Sallinen, che ha scritto un’opera lirica basata sul primo libro della trilogia, intitolata The Hobbit, andata in scena nel 2012, il tedesco Johann de Meij, che ha composto una sinfonia per banda in cinque movimenti, ognuno dedicato a un elemento della saga, come Gandalf, Gollum e la compagnia dell’anello, eseguita per la prima volta nel 1988, e il polacco Andrzej Panufnik, che ha scritto una suite per orchestra da camera chiamata Sinfonia di Sfere, che contiene una sezione intitolata Il Signore degli Anelli, ispirata alla lotta tra il bene e il male.