Se c’è una cosa che gli studenti universitari sanno bene, è quanto possa essere difficile tenere il passo con le lezioni e l’enorme quantità di materiale da studiare. Immagina ora di avere un assistente personale disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, pronto a darti una mano ogni volta che ne hai bisogno, proprio come un compagno di studi che non si stanca mai e che non fa mai domande. No, non stiamo parlando di un semplice chatbot che ti dice “Ciao, come posso aiutarti?”, ma di una vera e propria IA generativa che risponde alle tue domande, ti fornisce spiegazioni approfondite e ti aiuta a comprendere meglio ogni concetto, proprio come se fossi in aula con il docente.
Questo è il futuro che Multiversity, il primo gruppo di education in Italia e secondo in Europa, ha lanciato con il suo chatbot basato su intelligenza artificiale generativa, sviluppato grazie alla tecnologia di OpenAI e al supporto di Bain & Company. Dopo sei mesi dal suo lancio, il servizio ha già riscosso un successo notevole tra gli studenti delle università del gruppo, che include Pegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma.
A differenza di un semplice motore di ricerca, questo chatbot non si limita a restituire link a pagine web, ma fornisce risposte personalizzate, aiutando gli studenti a capire meglio il materiale delle lezioni. Può spiegare argomenti complessi, fare approfondimenti su tematiche specifiche e rispondere a dubbi in tempo reale, tutto senza mai prendersi una pausa. E la cosa più impressionante? Il servizio è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Non c’è bisogno di aspettare fino al giorno dopo per chiedere qualcosa al professore – basta aprire il chatbot e avere subito una risposta.
A dirlo è Fabio Vaccarono, CEO di Multiversity, che ha spiegato come l’intento della piattaforma fosse quello di stimolare un’interazione maggiore tra docenti e studenti, per rendere l’apprendimento più dinamico e coinvolgente. E sembra proprio che questa idea stia prendendo piede, con circa 100.000 risposte già fornite dal chatbot a pochi mesi dal lancio. Entro la fine dell’anno, Multiversity prevede di coprire tutti i contenuti dei vari corsi, consentendo così un’ulteriore espansione dell’uso del chatbot tra gli studenti e i docenti.
Ma il chatbot non è utile solo agli studenti: è anche uno strumento potente per i docenti. I professori possono utilizzare questa IA per rispondere in modo rapido e preciso alle domande degli studenti, per fornire feedback personalizzati e anche per monitorare in tempo reale l’apprendimento degli studenti. È come avere un assistente virtuale che gestisce la parte più ripetitiva del lavoro, liberando i docenti per dedicarsi maggiormente alle attività che richiedono un tocco umano.
Questo progetto si inserisce in una visione più ampia di Multiversity, che non solo sta cambiando il modo in cui gli studenti vivono l’università, ma sta anche dimostrando come la tecnologia possa essere al servizio di un’istruzione più moderna e interattiva. L’adozione dell’intelligenza artificiale per il supporto accademico è un passo importante in un mondo dove l’apprendimento è sempre più digitalizzato. E se pensiamo alla velocità con cui la tecnologia evolve, è facile immaginare che l’IA diventerà sempre più presente nell’ambito educativo, migliorando ulteriormente l’esperienza di studio.
Multiversity non si ferma qui: il gruppo ha infatti integrato tematiche ESG (ambientali, sociali e di governance) nella sua strategia di business, partecipando al Global Compact delle Nazioni Unite. Insomma, non solo innovazione tecnologica, ma anche un impegno verso un futuro più sostenibile e responsabile.
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