Chi è Mr. Magoo?

La United Productions of America (UPA) era uno studio di animazione formatosi a metà degli anni 40 da un gruppo di giovani animatori anticonformisti, determinati a creare la vera arte nell’animazione. Dopo aver eccelso nella produzione di stampo politico e commerciale, nel 1948 lo studio passò ai cartoni del cinema quando la Columbia Pictures decise di chiudere il proprio studio interno di animazione e ingaggiare una ditta alle prime armi. Le prime due pubblicazioni col nuovo contratto usarono The Fox & The Crow, una serie di produzione della Columbia. La terza, Ragtime Bear, che esordì nei cinema l’8 settembre 1949, introdusse il miope Mr. Magoo.

I padri di Mr. Magoo

Nessuno sa chi creò realmente Quincy Magoo. Millard Kaufman scrisse la sceneggiatura per quella prima uscita. Il direttore John Hubley ha dato sicuramente un gran contributo.

Ma quando la maggior parte della gente pensa al personaggio, l’unico elemento che sta in piedi più degli altri è la voce dell’attore Jim Backus (meglio conosciuto come il milionario Thurston Howell nella sit-com degli anni 60 Gilligan’s Island, e come doppiatore nelle versioni animate, New Adventures of Gilligan e Gilligan’s Planet).

Il successo dei cartoni di Mr. Magoo

L’incapacità di Magoo di distinguere fra suo nipote che indossa un cappotto di procione e un orso selvatico, combinata col suo testardo rifiuto di considerare che la sua vista si sia indebolita, riscosse un gran consenso nel pubblico. Anche se Hubley non aveva considerato inizialmente il personaggio come una serie, diresse un altro corto di Magoo, “Trouble Indemnity”, soltanto sei mesi più tardi.

Entro un paio di anni Magoo fu il protagonista di metà della produzione di cartoni animati della UPA. Quattro cartoni di Magoo furono nominati all’Oscar e due di essi, “When Magoo Flew” (1954) e “Mr. Magoo’s Puddle Jumper” (1956), lo vinsero. Magoo fu il protagonista del primo lungo metraggio di cartoni della UPA, 1001 Arabian Nights, che uscì nel 1958.

Mr. Magoo nei fumetti

Magoo divenne un personaggio a fumetti nel 1952. Nel decennio successivo apparve in oltre una dozzina di produzioni della Dell Comics, molte delle quali condivise con Gerald McBoing-Boing.

Ma l’era dei cartoni animati per il cinema stava terminando. Lo studio non riuscì a continuare a pubblicarli dopo il 1959. Il suo ultimo cartone, “Terror Faces Magoo”, fu proprio un cartone di Magoo. Ma il personaggio aveva ormai riscosso l’approvazione del pubblico. Era il momento giusto per introdurlo in un altro mezzo di comunicazione, in cui l’animazione aveva cominciato a prosperare: la televisione.

Mr. Magoo in TV

Sfortunatamente la creatività della UPA sembra diminuire nel passaggio al piccolo schermo. Durante i due anni di produzione televisiva del cartone di Magoo (1960-62) lo studio sfornò circa il triplo di cartoni animati prodotti per il cinema in dieci anni. Nello stesso periodo stavano producendo i cartoni di Dick Tracy allo stesso ritmo. Non meravigliò il fatto che entrambe le serie soffrirono della produzione di massa.

Lo studio migliorò alla fine dei suoi giorni, quando fecero interpretare a Magoo la parte di Ebeneezer Scrooge nel cartone “Magoo’s Christmas Carol”, uno speciale di prima serata di un’ora. Prendendo spunto da quel successo e dall’aspetto del personaggio nel 1958, lo studio lo inserì in una varietà di ruoli letterari in The Famous Adventures of Mr. Magoo, una serie di mezz’ora che fu pubblicata in televisione nella stagione 1964-65.

La terza e, ormai lontana, ultima apparizione di Magoo in televisione avvenne nel 1977, quando lo studio DePatie-Freleng (meglio conosciuto per la Pantera Rosa) mandò in onda il personaggio con una serie mattutina domenicale di mezz’ora. In questa produzione Magoo fu affiancato da una cane cieco chiamato McBarker. Il programma era divertente come la maggior parte della sua produzione e non fu rinnovato dopo i suoi primi 16 episodi.

Mr. Magoo diventa un film

Per decenni il personaggio restò inattivo. Poi venne la moda degli anni 90 di trasporre in film i personaggi dei cartoni. La Disney ebbe successo col film George of the Jungle interpretato da Leslie Nielsen nella parte di Magoo, la cui prima uscì il giorno di Natale del 1997. Ebbe un breve successo, ma soltanto Jim Backus (che morì nel 1989) ha mai efficacemente ritratto Magoo.

Il film della Disney suscitò la protesta degli avvocati degli ipovedenti, che sostennero fortemente di non esserci nulla di divertente nella cecità . Hanno ovviamente ragione, ma non è la cecità che rende Magoo divertente, ma il fatto che egli si rifiuta ostinatamente di ammettere o compensare la sua disabilità.

Informazioni sull’Autore

Daniele Imperi, vignettista e illustratore umoristico. Ho collaborato con case editrici, siti web, aziende disegnando vignette umoristiche per riviste, libri per bambini, siti web, biglietti d’auguri.

Fonte: Article-Marketing.it

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