Dal successo del manga, Monster, di Naoki Urasawa, nasce nel 2004 la serie omonima composta da 74 episodi scritta da Tatsuhiko Urahata e diretta da Masayuki Kojima.
Siamo di fronte a un thriller con dei personaggi ben definiti e caratterizzati che non lascia nulla al caso, la trama si intreccia in numerose sottotrame che rendono il tutto più complicato e avvincente. La storia si incentra sulla figura di un famoso neurochirurgo giapponese, il dottor Kenzo Tenma, e si basa molto sulle sue scelte personali che cozzano spesso con quello che la dura realtà quotidiana impone.
Il suo forte senso di giustizia lo porterà a trovarsi in situazioni complicate, sconvolgendo il suo mondo tranquillo e abbattendo le sue certezze. Andando contro il volere del direttore sanitario, Kenzo decide di affrontare un’operazione su un ragazzino rimasto ferito alla testa durante una sparatoria in cui i suoi genitori persero la vita, questo ebbe delle forti ripercussioni sulla sua vita, non solo privata e lavorativa ma anche sul concetto di uomo che libero e incensurato, una persona per bene si ritrova al centro di intricate vicissitudini fino a essere accusato di essere un killer.
Le tematiche affrontate sono forti e hanno un certo spessore, la trama è coinvolgente e lascia lo spettatore col fiato sospeso, ogni fine episodio porta a voler immediatamente vedere il successivo e fino alla fine tutto resta avvolto nel mistero.
Sicuramente la visione è consigliata se siete appassionati del genere, anche perché, nonostante siano passati molti anni la storia resta sempre al passo coi tempi.
Recentemente la piattaforma Netflix ha messo a disposizione l’anime in lingua originale, una ottima occasione per guardare di nuovo la serie o di vederla per chi non lo avesse ancora fatto.