Chi di noi, da bambini, non aveva il terrore che dall’armadio di fonte il nostro lettino potessero uscire mostri spaventosi? Bhe la cosa non è frutto dell’immaginazione dei bambini, esistono effettivamente due mondi collegati appunto dalle porte degli armadi, il nostro mondo e il mondo di mostri. La società dei mostri che abita dall’altra parte, è una società complessa e raffinata, alla pari dellla nostra, e come tale, anche lei, ha un inaudito bisogno di energia per compiere ogni suo lavoro. Così i mostri hanno scoperto che le urla dei bimbi dell’altra dimensione, possono, una volta raccolte e raffinate, essere un’immensa fonte di energia pulita. Sulley, una specie di enorme orso-gatto azzurro e il suo simpatico aiutante Mike, un monocoo verde, sono i più bravi raccoglitori di urla di questo mondo parallelo. Questi due descriveranno il loro mondo ai nostri occhi umani. La società in cui vivono non è così mostruosa come vogliono presentarci, ma timida, delicata e gentile. Si dimostra ben presto che loro hanno più paura dei bimbi umani di quanto ormai questyi hanno paura dei mostri. La tenera Boo, bimba umana, varca la soglia tra i due mondi e semina scompiglio nella città dei mostri che la considerano come una specie di calamità. Sulley e Mike, cercando di rispendire la mostruosa bimba sulla Terra scopriranno il vero vantaggio nella coesione con gli esseri umani.
Un film che con una trama così sembrerebbe adatto solo ai bambini, ma che si rivela, soprattutto con la spietata critica alla società dei mostri, un universo aziendale globale dominato dalla competizione e invaso dalla pubblicità , isterico per i pericoli che presume lo circondino e sotto stretta sorveglianza poliziesca. Società che come noterete non è molto dissimile da quella della dimensione al di là della porta. Questo è tutto, ma per concludere vorrei esortarvi a vedere questo film. L’animazione digitale, ormai è diventata qualcosa che potrebbe sostituire ogni altra forma d’animazione con i pro e i contro che ciò provocherebbe. Però, la coppia Sulley & Mike francamente, mi ha ricordato veramente troppo un’altra coppia di questo genere di film Shrek & il cucchino, stesse differenza fisiche e psicologiche, la somiglianza in questi versi è veramente troopo marcata. Ciò che divide i due film è lo stesso ritmo di battute,Monster & Co. propone una rafficata di battute molto leggere una dopo l’altro, Shrek , dosa i momenti ironici con più parsimonia ma sicuramente questi risultano più “cattivi” e meno immediati soprattutto ad un pubblico di giovane età.
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