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Mononoke: L’oscura bellezza del folklore giapponese tra horror e mistero

“Mononoke” è un anime che non si limita a essere un semplice spettacolo, ma una vera e propria esperienza visiva e narrativa, in grado di sfidare le convenzioni del genere e di lasciarsi apprezzare per la sua unicità. Prodotto da Toei Animation e diretto da Kenji Nakamura, è andato in onda in Giappone nel 2007 all’interno del contenitore noitaminA, diventando un vero e proprio cult tra gli appassionati di anime. La serie, che si presenta come uno spin-off di “Ayakashi: Japanese Classic Horror” e un seguito dei suoi ultimi episodi, ha attirato l’attenzione per il suo stile visivo inconfondibile e per le tematiche profonde e spesso inquietanti.

La trama, pur non seguendo una narrazione lineare, è composta da una serie di archi narrativi incentrati su una figura enigmatica: il Kusuriuri, uno speziale che, piuttosto che vendere medicine, si occupa di esorcizzare le creature soprannaturali conosciute come Mononoke. Questi spiriti sono esseri tormentati nati dalla sofferenza umana, manifestazioni di emozioni e desideri repressi o distruttivi. Per sconfiggerli, il Kusuriuri deve scoprire tre elementi essenziali: la Forma, la Verità e il Rimpianto. È un processo che porta alla luce le oscurità e i segreti più nascosti dei protagonisti delle storie, mettendo in discussione la natura umana stessa e spesso sollevando temi sociali e morali controversi.

Ogni arco narrativo esplora un diverso tipo di Mononoke, ma ciò che lega queste storie è il trattamento di temi complessi e disturbanti, come la sofferenza delle donne nella società giapponese tradizionale, l’aborto forzato, l’incesto e la violenza familiare. La serie non si limita a raccontare storie di paura, ma utilizza gli spiriti come metafore per le ferite emotive e psicologiche che la società tende a ignorare o minimizzare.

Visivamente, “Mononoke” è un’opera che non può passare inosservata. Il suo stile grafico è fortemente influenzato dal teatro tradizionale giapponese, con fondali piatti, colori forti e tratti stilizzati. Gli sfondi sembrano usciti da una pittura antica, mentre i personaggi, sebbene statici, sono disegnati in modo originale e unico, spesso deformed, creando un effetto che inizialmente può sembrare strano, ma che affascina con il tempo. L’uso della computer grafica per simulare la texture della carta washi (la tradizionale carta giapponese) aggiunge una qualità artigianale che accentua l’atmosfera onirica e misteriosa.

A livello narrativo, la serie gioca con la suspense e il mistero, spesso lasciando lo spettatore con più domande che risposte. Il Kusuriuri, con il suo sorriso enigmatico e il suo comportamento distaccato, è un personaggio che non rivela mai completamente la sua natura. La sua figura di “esorcista” si scontra con una realtà più complessa e sfumata, fatta di segreti e dolori che non si possono facilmente esorcizzare.

“Mononoke” non è un anime che si adatta facilmente a tutti i gusti. La sua narrazione, a tratti contorta e difficile da seguire, e il suo ritmo deliberatamente lento e riflessivo possono risultare impegnativi. Tuttavia, chi è disposto a immergersi nella profondità delle sue storie troverà una riflessione profonda sulla condizione umana, un’analisi delle sue paure e dei suoi rimpianti, ma anche un’osservazione sulla bellezza e la sofferenza della cultura giapponese.

Nel 2022, in occasione del quindicesimo anniversario, è stato annunciato un film anime che funge da seguito a questa serie, con il primo capitolo, “Mononoke – Il film: Lo spirito nella pioggia”, che uscirà nel 2024, e il secondo previsto per il 2025. Ma “Mononoke” non si limita alla sua trasposizione animata; è stato anche adattato in un manga e in due romanzi, ampliando ulteriormente l’universo narrativo di questo mondo oscuro e affascinante.

In conclusione, “Mononoke” è un anime che richiede pazienza e attenzione. Non è una visione leggera, ma per chi cerca qualcosa di profondo e visivamente intrigante, con una narrazione che sfida le convenzioni e tratta temi universali e complessi, è un’opera assolutamente imperdibile. Se siete appassionati di storie di fantasmi, folklore giapponese e anime che osano esplorare l’oscurità dell’animo umano, questo è un titolo che vale sicuramente la pena di scoprire.

 

Satyr GPT

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