Quando conoscerò la tua anima dipingerò i tuoi occhi. Questa frase, scritta da Amedeo Modigliani in una lettera alla sua amata Jeanne Hébuterne, racchiude il senso della sua arte e della sua vita. Un’esistenza breve, travagliata e intensa, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte del Novecento. BeccoGiallo Edizioni presenta “Modigliani” di Ernesto Anderle, una graphic novel che ripercorre le tappe principali della carriera e della passione di uno dei più grandi artisti italiani.
Amedeo Modigliani, detto Modì o Dedo, nasce a Livorno nel 1884 in una famiglia ebraica sefardita. Fin da giovane mostra una spiccata inclinazione per il disegno e la pittura, che coltiva frequentando lo studio del pittore Guglielmo Micheli e viaggiando per l’Italia alla scoperta delle opere dei grandi maestri. Nel 1906 si trasferisce a Parigi, la capitale delle avanguardie artistiche, dove entra in contatto con personaggi come Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Max Jacob e Chaïm Soutine. Influenzato dalle correnti artistiche del suo tempo, come l’impressionismo, il fauvismo e il cubismo, Modigliani sviluppa uno stile personale e originale, caratterizzato da volti stilizzati, colli allungati e occhi spesso vuoti o chiusi. Modigliani si dedica sia alla pittura che alla scultura, ma quest’ultima attività lo costringe ad abbandonarla nel 1914 a causa della sua salute cagionevole. Affetto da tubercolosi e dipendente dall’alcol e dalle droghe, Modigliani vive una vita bohémienne e dissoluta, che non gli impedisce però di produrre una vasta quantità di opere, soprattutto ritratti e nudi femminili. Questi ultimi sono considerati tra i suoi capolavori, ma al tempo stesso suscitano scandalo e censura per la loro sensualità e nudità esplicita.
Nel 1917 Modigliani incontra Jeanne Hébuterne, una giovane pittrice di cui si innamora perdutamente. I due vivono un amore passionale e tormentato, segnato dalla povertà, dalla malattia e dall’ostilità delle rispettive famiglie. Jeanne diventa la musa ispiratrice di Modigliani, che la ritrae in numerosi dipinti. La coppia ha anche due figli: Jeanne Modì nel 1918 e André nel 1920.
La vita di Modigliani si spegne prematuramente il 24 gennaio 1920, a soli 35 anni, per una meningite tubercolare. Due giorni dopo Jeanne si suicida gettandosi dalla finestra del quinto piano della casa dei suoi genitori, incinta di otto mesi del loro secondo figlio. I due sono sepolti insieme nel cimitero parigino di Père-Lachaise. La fortuna artistica di Modigliani arriva solo dopo la sua morte, quando le sue opere vengono riconosciute come tra le più significative e originali del suo secolo. Oggi i suoi quadri sono esposti nei più importanti musei del mondo e raggiungono quotazioni astronomiche sul mercato dell’arte.
A raccontare la storia di questo artista geniale e maledetto è Ernesto Anderle, noto anche come Roby il Pettirosso, scultore, pittore e illustratore trentino. Con uno stile eclettico ed espressivo, Anderle riproduce le atmosfere della Parigi bohémienne e le emozioni dell’amore tra Modì e Jeanne. Il risultato è una biografia vibrante di colore, verità e poesia, che rende omaggio a uno degli artisti più amati dal pubblico.
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