Un’azienda di neurotecnologie ha creato un’interfaccia cervello-computer che consente di comunicare con l’intelligenza artificiale senza usare la voce o le mani. Si tratta di una soluzione non invasiva, che non richiede operazioni chirurgiche o impianti nel cervello.

La comunicazione tra uomo e macchina è sempre stata un sogno della fantascienza, ma ora potrebbe diventare realtà.

MindPortal, un’azienda che si occupa di neurotecnologie, ha annunciato lo sviluppo di un’interfaccia cervello-computer (BCI) ottica non invasiva, che permette di interagire con l’intelligenza artificiale (IA) usando solo il pensiero.

A differenza di altre soluzioni invasive, che richiedono di inserire dispositivi nel cervello, la tecnologia di MindPortal si basa su sensori ottici esterni, che rilevano l’attività cerebrale e la trasmettono a un sistema di apprendimento automatico. Questo sistema è in grado di decodificare frasi complete, rendendo possibile una comunicazione naturale e interattiva. L’utente può quindi inviare comandi o richieste all’IA, che li elabora e restituisce il feedback. In questo modo, si crea un ciclo di comunicazione bidirezionale, che non richiede l’uso della voce o delle mani.

Questa tecnologia ha molte potenziali applicazioni in diversi settori, come la sanità, la riabilitazione, il gaming, la realtà virtuale, il benessere mentale e la ricerca cerebrale. Inoltre, potrebbe essere utile per comunicare con pazienti in stato di minima coscienza o con persone che hanno difficoltà a esprimersi verbalmente.

Il mercato delle BCI è ancora in fase embrionale, ma si prevede che crescerà rapidamente nei prossimi anni, raggiungendo un valore di 6,2 miliardi di dollari entro il 2030. Allo stesso tempo, il mercato dell’IA varrà 500 miliardi di dollari, offrendo enormi opportunità di sviluppo e innovazione.

La tecnologia di MindPortal rappresenta una svolta nell’interazione tra uomo e macchina, ma anche nella comunicazione tramite pensiero. Questa innovazione potrebbe cambiare non solo il mondo tecnologico, ma anche la nostra vita quotidiana, permettendoci di dialogare con l’IA alla velocità del pensiero.

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