Il Nome della Rosa e Milo Manara

Era il 1327, l’anno in cui il domenicano Enrico da Susa, meglio conosciuto come Enrico di Gand, uno dei più eminenti teologi del suo tempo, morì a Lione, lasciando al mondo un enorme volume di opere scritte e una grande fama di santità. Era anche l’anno in cui, a una certa ora imprecisata della notte tra il 26 e il 27 novembre, il campanile della chiesa abbaziale di Santa Maria, nella regione dell’Appennino parmense, crollò sul transetto e sui bracci del transetto stesso, schiacciando fra le macerie alcuni monaci che, in quel momento, avevano l’incarico di cantare i salmi nell’ufficio notturno.”

Milo Manara è uno degli artisti, disegnatori, fumettisti più famosi e acclamati a livello mondiale. Nato a Luson, in Alto Adige, nel 1945, Manara ha cominciato la sua carriera artistica disegnando storie per riviste per adulti negli anni ’70. Dopo aver lavorato come illustratore e pittore, ha trovato la sua vera passione nel fumetto e ha iniziato a creare opere originali, tra cui lo spettacolare “Click!”.

Manara è famoso soprattutto per il suo stile artistico raffinato e sensuale, che ha portato molti a considerarlo uno dei grandi maestri del fumetto erotico. Tuttavia, il suo talento va molto oltre questo genere. Manara è in grado di creare storie di grande profondità e intensità emotiva, esplorando i più svariati generi, dal fantasy alla fantascienza, dalla storia all’umorismo.

Tra le sue opere più celebri ci sono “Le avventure di Giuseppe Bergman”, che lo ha reso famoso a livello internazionale. “Il profumo dell’invisibile”, una straordinaria storia di amore e di ricerca dell’identità sessuale. “Il Click 2”, la continuazione della sua celebre saga.

Ma la vera opera colossale di Manara è senza dubbio l’adattamento a fumetti de “Il Nome della Rosa” di Umberto Eco. Una sfida titanica che lo ha visto al servizio di una delle più grandi penne della letteratura mondiale. L’opera è stata accolta con grande entusiasmo da lettori e critica. Molti hanno elogiato la capacità di Manara di tradurre la complessa narrazione di Eco in un’opera visiva di straordinaria bellezza.

Manara è un artista impegnato anche nel sociale. Durante il lockdown per il Covid-19, ha creato una serie di disegni dedicati agli eroi dell’emergenza, raccolti in un libro intitolato “ManaraLockdownHeroes”. Questo gesto ha dimostrato ancora una volta la sensibilità e l’umanità di un artista che ha fatto della sua passione per il disegno uno strumento per raccontare il mondo e per esplorare l’animo umano.

Il primo volume dell’opera è stato presentato in anteprima al Comicon di Napoli e poi distribuito in tutte le fumetterie e librerie. Il fumetto ha generato una notevole hype in Italia e la curiosità maggiore deriva dal fatto se Manara abbia saputo sintetizzare la narrazione senza perdere il succo dell’opera originale. Il primo volume copre la prima metà del romanzo e si ferma quando Adso fa il suo incontro con i piaceri della carne. Il punto forte dell’opera è l’aspetto artistico: si trovano tre stili grafici diversi per raccontare la storia principale, le digressioni storiche e le fantasie di Adelmo. L’uso del colore è particolarissimo, con toni desaturati e giocando con bianchi e grigi per dare vita all’atmosfera dell’Abbazia. Il primo volume è un lavoro effettivamente eccellente e l’attesa per il secondo volume è grande.

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