Oggi vi parliamo del talento di Michela, in arte Raina, nata in un piccolo paesino della provincia di Lucca e cresciuta con merende a base di pane e Marvel. La degustazione mattutina di supereroi si evolve, all’alba del primo giorno di scuola, quanto Michela incontra l’animazione giapponese a bordo del Galaxy Express 999 e combattendo alla marinara con Sailor Moon. Crescendo la passione per il fumetto e l’animazione amplia i suoi orizzonti raggiungendo il cinema e il teatro di cui fa la propria specializzazione in campo teorico e pratico.
Membro attivo sul lato attoriale di Compagnie amatoriali della Zona, professionalmente si specializza nel dietro le quinte, reparto costumi.
Il suo nome d’arte, negli ultimi tempi convertito in Rain of Sun, nasce da un personaggio dell’universo narrativo di Anita Blake, Raina, un leopardo mannaro. La versione successiva nasce allo scopo di dare all’impronta social una linea più neutra: Rain è di fatto una contrattura del “nome d’arte” e il sole è uno degli astri a cui si sente più legata.
La passione per il cosplay nasce per “sentito dire” attraverso le voci che giungono dalla vicina fiera del fumetto di Lucca: pare infatti che sia frequentata da persone che amano “vestirsi da cartone animato”. Una curiosità che nasce per caso nel 2004/2005 e sfocia nella realizzazione del primo e davvero precario cosplay: decide di creare un outfit ispirato alla classe del Bardo, la preferite nel gioco di ruolo Dungeon & Dragons. Un caso che sfocia nella realizzazione di oltre 100 personaggi nel corso degli anni con un tentativo di miglioramento sempre crescente e una predilezione per la componente sartoriale.
Su questo aspetto, Michela si concentra definitivamente nel 2016 frequentando un primo corso di taglio e cucito che la porta alla produzione del primo cosplay interamente realizzato: Victor dall’anime Yuri On Ice. Nella scelta dei personaggi spazia dall’animazione giapponese a quella americana alla letteratura a cui dedica un ampio spazio: nel 2014 realizza una prima versione del vampiro Lestat, tratto dalle Cronache dei Vampiri di Anne Rice, che perfeziona con una seconda versione nel 2019. Nel 2018 è la volta di Capitan Harlock nella versione del lungometraggio del 2013: un lavoro di cui realizza sia la parte sartoriale che i props. Nel 2020, poco prima della pandemia, realizza Sesshomaru, tratto dall’opera Inuyasha di Rumiko Takahashi scoprendo e riscoprendo la passione per le rifiniture manuali. In quell’anno decide di investire principalmente nell’aspetto sartoriale, dedicandosi allo studio del costume cinematografico e teatrale allo scopo di unire le due grandi passioni e farne una professione vera e propria.
Nonostante la scelta professionalizzante a livello realizzativo continua a vivere a pieno la componente “play” della parola: non solo per quanto riguarda il lato interpretativo ma proprio per la molteplice accezione del verbo inglese. Il divertimento, la fantasia e la spensieratezza rimangono componenti essenziali così come l’amore per il personaggio rimane alla base della scelta da fare: physique du role, somiglianza fisica vengono tenute in conto solo come confronto cercando di compensare, quando occorre, con accorgimenti di tipo sartoriale e di trucco.
Michela ricorda quotidianamente a se stessa, quando concentrata sul cosplay, che sta “giocando”: il gioco ha le sue regole e la prima fra tutte è il rispetto per chi sta giocando con noi. Nel giocare ovviamente dà ampio spazio all’interpretazione ed è il secondo aspetto, a braccetto con l’aspetto realizzativo sartoriale, che ritiene fondamentale.
Dal 2019, in modo stabile e continuativo, si occupa anche di fotografia cosplay con Studio 110 ma, nonostante questo, predilige gli eventi fieristici rispetto a quelli concentrati sulla fotografia: soprattutto dopo gli anni della pandemia il bisogno di rivedere gli amici, di vivere i momenti di scambio con gli appassionati di serie comuni è fondamentale e per questo, come prima, ha ripreso a frequentare sia gli eventi toscani – regione in cui vive – che quelli presenti in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.
Alla deriva fotografica, legata soprattutto allo spazio dei social, preferisce dedicare spazi esterni alla fiera e completamente dedicati allo scatto, da entrambi i lati della macchina fotografica: ogni set acquisisce il respiro di un progetto da condividere con il fotografo che sceglie in base al tipo di scatto da realizzare nel rispetto della creatività del singolo collaboratore.Dal 2020 ha iniziato un percorso personale di autoritratto presentato nella pubblicazione “Metamorfosi 2020” (a cura di P. Maresca, E. Della Lena Guidiccioni e R. Sorce) nei quali sperimenta soprattutto le tecniche di illuminazione e di composizione.
Per approfondire al meglio la creatività e il talento di Michela vi invitiamo a visitare i suoi profili:
- RainofSun Cosplay&Arts | Facebook
- Raina ~ Rain of Sun (@raina_89) • Foto e video di Instagram
- Metamorfosi 2020:
I crediti per le fotografie sono i seguenti:
Sesshomaru, Inuyasha ph: Studio 110
Astolfo, Fate Apocrypha ph: Studio 110
Gilgamesh, Fate Grand Order ph: Barbara Cortili
Uta Tokyo Ghoul ph: Marco Favilli