I tuoi dati per l’intelligenza artificiale di Meta? L’Europa dice NO!

Il panorama dell’intelligenza artificiale si arricchisce di un nuovo e intrigante protagonista: Meta AI, l’avanzata tecnologia sviluppata da Meta, la compagnia madre di Facebook, Instagram e WhatsApp. In una recente comunicazione, Meta ha informato i propri utenti riguardo l’intenzione di utilizzare i loro dati per addestrare questa nuova intelligenza artificiale. La notifica, dettagliata e trasparente, spiegava come i dati degli utenti sarebbero stati impiegati per implementare nuove funzionalità basate sull’IA, invitando tutti a scoprire i particolari di questo utilizzo.

Tuttavia, Meta ha recentemente sospeso i piani per elaborare grandi quantità di dati degli utenti nel vecchio continente. La decisione è giunta dopo il respingimento, da parte delle autorità regolatorie, delle affermazioni di Meta di avere “legittimi interessi” nell’elaborazione dei dati degli utenti di Facebook e Instagram residenti nell’Unione Europea e nell’Area Economica Europea. Questi dati, che includono post e foto personali, sarebbero stati destinati all’addestramento di futuri strumenti di intelligenza artificiale.

Meta detiene uno degli archivi di dati più vasti al mondo, una risorsa cruciale per l’avanzamento dell’IA. Tra i dati che l’azienda intende utilizzare, figurano post, foto e didascalie condivise dagli utenti sulle varie piattaforme di Meta, ad eccezione dei contenuti dei messaggi privati. Anche le informazioni di individui non iscritti ai servizi, come quelli che appaiono nelle foto caricate da altri utenti, potrebbero essere impiegate.

Per quanto riguarda l’uso etico di questi dati, Meta afferma di basarsi sul principio del legittimo interesse, cercando di garantire un trattamento equo sia per le aziende che per i privati da parte delle autorità governative. Tuttavia, l’azienda specifica che gli utenti possono contestare l’uso dei propri dati attraverso una funzione denominata “Right to Object”. Gli utenti possono seguire un link nella notifica che li reindirizza a una pagina dove è possibile compilare un modulo di contestazione.

Instagram e Facebook utilizzano i dati dei loro utenti, come foto, post e video, per allenare i loro sistemi di intelligenza artificiale. Tuttavia, gli utenti europei hanno il diritto di opporsi a questo utilizzo, esercitando il cosiddetto diritto di opposizione.

Come fare l’opt-out:

  1. Accedi alle impostazioni sulla privacy di Meta:
    • Vai su Facebook o Instagram e clicca sull’icona del tuo profilo.
    • Seleziona “Impostazioni e privacy”, quindi “Impostazioni”.
    • Clicca su “Privacy”.
    • Scorri verso il basso e trova la sezione “AI e riconoscimento facciale”.
  2. Clicca su “Visualizza il modulo di opposizione all’uso dei dati per l’intelligenza artificiale di Meta”:
    • Compila il modulo:
    • Seleziona il tuo Paese di residenza.
    • Inserisci il tuo indirizzo email.
    • Spiega perché ti opponi all’utilizzo dei tuoi dati per l’intelligenza artificiale di Meta.
    • Puoi anche fornire ulteriori informazioni facoltativamente.
    • Clicca su “Invia”.

Cosa succede dopo aver inviato il modulo:

Meta esaminerà la tua richiesta e ti invierà un’email di conferma. In teoria, Meta dovrebbe rispettare la tua scelta e smettere di utilizzare i tuoi dati per l’intelligenza artificiale. Tuttavia, Meta si riserva il diritto di valutare le tue motivazioni e potrebbe decidere di continuare a utilizzare i tuoi dati se ritiene che il suo interesse legittimo sia prevalente.

Anche dopo aver completato il modulo di contestazione, alcuni dati potrebbero continuare a essere utilizzati, ad esempio quando l’utente appare in immagini o menzioni fatte da altri sui servizi di Meta. Le richieste di obiezione sono gestite in conformità con le normative vigenti sulla protezione dei dati. Se la richiesta viene accolta, le modifiche saranno applicate a partire dall’approvazione.

L’Autorità irlandese per la protezione dei dati, il regolatore di Meta nell’UE, ha confermato che Meta ha preso questa decisione dopo intense discussioni sulla conformità con le rigide leggi sulla privacy dei dati dell’UE, incluso il GDPR. Il centro europeo per i diritti digitali Noyb aveva presentato 11 reclami in tutta l’UE per fermare i piani di Meta sull’AI.

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