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Matite di Vinile

La mostra “Matite di Vinile”, dall’11 dicembre 2008 al 27 febbraio 2009 (inaugurazione mercoledì 10 dicembre alle ore 18) alla Sala Santa Rita di Roma (in Via Montanara, adiacente Piazza Campitelli) – a cura di Roberto Catelli e Luciano Ceri per l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi con la collaborazione di Christian Calabrese, Francesco Coniglio e Franco Settimo – vuole documentare il rapporto tra musica e fumetto a partire dagli anni ’50 del secolo scorso attraverso le copertine che contenevano i dischi, fino ad un’incursione nelle copertine dei cd dei nostri giorni.

Dalla metà degli Anni Cinquanta, infatti, i rapporti tra musica leggera e grafica si sono fatti sempre più intensi, per la grande diffusione che cominciavano ad avere i dischi in vinile, sia nel formato a 33 giri che in quello a 45 giri. La busta che conteneva il disco cessava di essere un anonimo contenitore con il centro forato e il logo dell’azienda discografica produttrice, come era successo fino a quel momento per i dischi a 78 giri. Le nuove buste, per ambedue i formati, erano chiuse e illustrate, con fotografie e spesso con disegni. Ed è proprio in relazione a queste esigenze di illustrazione di cui le nuove buste si facevano portatrici che si rese necessaria la presenza di un progetto grafico.

I giovani grafici si trovarono spesso
ad assumere le vesti degli illustratori, e alcuni di loro avrebbero poi intrapreso un percorso artistico che li avrebbe portati all’interno del mondo del fumetto, come ad esempio è il caso di Guido Crepax. La consuetudine di utilizzare i disegnatori di fumetti per realizzare le copertine dei dischi continuò per tutti gli anni ‘70 e ‘80, fino alla scomparsa dei dischi in vinile, ma in alcuni casi è sopravvissuta fino ad oggi, anche con il formato ridotto del compact disc. Le copertine disegnate da artisti del fumetto non sono state numerosissime, ma gli esempi sono tutti significativi e, in alcuni casi, come per i lavori di Andrea Pazienza, i risultati si sono rivelati eccellenti. Veri e propri progetti grafici che coinvolgevano non solo la busta esterna dei 33 giri ma anche quella interna e in qualche caso l’etichetta e perfino i poster allegati al disco.

La mostra “Matite di Vinile”
vuole documentare questo rapporto tra musica e fumetto, estendendolo anche a quegli artisti che sono rimasti nell’ambito della grafica e della illustrazione, ma il cui contributo è stato quantitativamente e qualitativamente rilevante, come è il caso di Ferruccio Piludu, autore di moltissime copertine per Sergio Endrigo, di Mario Convertino, che con il suo tratto ha rinnovato il modo di concepire e realizzare la copertina di un disco a partire dagli anni ’70. O ancora di Emanuele Luzzati, scenografo e pittore.

Una piccola sezione della mostra documenterà l’attività di disegnatori o di pittori che alcuni interpreti hanno coltivato parallelamente a quella di musicisti e di cantanti, a partire da Augusto Daolio dei Nomadi per arrivare a Paolo Conte, Lucio Battisti, Francesco De Gregori e altri ancora. A corredo della mostra un contributo video con materiali gentilmente concessi da Rai Teche. La mostra “Matite di Vinile” è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e organizzata dall’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

Mercoledì 10 dicembre alle ore 18
, in occasione dell’inaugurazione della mostra, alla presenza di Massimo Pistacchi, Direttore dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, le attrici Euridice Axel e Mia Benedetta leggeranno alcuni testi di canzoni italiane accompagnate dal musicista Filippo Rizzuto. A seguire buffet offerto da Le Strade del Vino.

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