La sigla è epica e dà un’idea di ciò che ci aspetta
La sigla di Masters of the Air è lunga e coinvolgente, e condensa in pochi minuti tutta la storia che vedremo nella serie. La colonna sonora di Blake Neely è ispirata a quella di John Williams, e contribuisce a creare un’atmosfera epica e coinvolgente.
La serie è basata su fatti reali e si concentra sul 100° gruppo bombardieri dell’aviazione USA
La serie è basata sul libro Masters of the Air: America’s Bomber Boys Who Fought the Air War Against Nazi Germany di Donald L. Miller, e racconta la storia del 100° gruppo bombardieri dell’aviazione USA, soprannominato il Bloody Hundredth.
La serie è un prodotto di grande qualità, ma ha anche alcuni limiti
Masters of the Air è una serie di grande qualità, con una regia impeccabile, una colonna sonora coinvolgente e un cast di attori bravissimi. Tuttavia, la serie ha anche alcuni limiti. Innanzitutto, è un po’ troppo lunga e dispersiva, e a volte è difficile seguire le storie di tutti i personaggi. Inoltre, la serie è un po’ troppo tradizionale, e non riesce a trovare una propria identità che la distingua da altre serie sulla Seconda Guerra Mondiale.
Conclusione
Masters of the Air è una serie che merita di essere vista, ma non è un capolavoro. È un prodotto di grande qualità, ma ha anche alcuni limiti che la impediscono di raggiungere la perfezione.