Oggi vi presentiamo un giovane e talentuoso autore, Massimo Mereu, creatore del romanzo Fantasy “La Luce di Aelnath“. Massimo nasce a Roma il 26 maggio del 1975. Dopo aver completato gli studi di Liceo Scientifico, consegue la Laurea Triennale in “Scienze Storiche e per la Cooperazione Internazionale” e la Laurea Specialistica in “Politiche Internazionali”, ottenendo in entrambe il massimo dei voti. Le esperienze di studio acquisite in Gran Bretagna e in Australia lo inoltrano nel mondo del lavoro all’interno dell’Aeroporto di Fiumicino e nel settore della Sicurezza di Aeroporti di Roma, impiego che occupa attualmente. Da sempre, gran lettore e appassionato di Manga e del mondo Fantasy in particolare, decide di scrivere il suo primo Romanzo: “La Luce di Aelnath”, il primo di una trilogia che sta riscontrando un notevole successo oltre che riconoscimenti importanti, come quello ottenuto allo Switzerland Literary Prize del 2022 in cui il suo libro è arrivato Quinto su 1500 Autori.
“Non bisogna aver paura di alimentare la propria creatività, un valore che possiamo anche tenere esclusivamente per noi stessi, in uno scrigno dorato del nostro cuore … ma, quando, abbiamo il coraggio di esternarlo a tutti, rimanendo immuni dall’indifferenza e dalle invidie di una società che, purtroppo, spesso ha difficoltà nel premiare la creatività, ci pone nella possibilità di far del bene a noi stessi e, soprattutto, agli altri”.
“Asgorg” è il nickname di Massimo Mereu: la scelta di questo name, lo catapulta direttamente nel mondo fantasy da lui creato. Il protagonista del suo romanzo è un elfo di appena 14 anni il quale sarà chiamato a superare le sue paure accettando il destino che attende lui e tutti i suoi amici che lo accompagneranno nel corso del suo incredibile viaggio, un viaggio dell’anima, di purificazione e di rinnovamento dello spirito. Attraverso Asgorg, ci confida Massimo, si rimane per sempre giovani, conservando quel “bambino” che è in ognuno di noi e che non dobbiamo mai perdere … quella Luce alla base della nostra creatività.
Massimo sottolinea il fatto di essere figlio unico e di aver sofferto la mancanza di un fratello o di una sorella, per quanto, i genitori non gli hanno mai fatto mancare nulla, immergendolo in una vita sana fatta di studio e sport. Questa mancanza ha “stimolato” la sua creatività conferendogli il dono di immaginare mondi paralleli, creare storie nate dal gioco e dalla fantasia con i suoi compagni d’infanzia che, ci confessa, sono sempre vivi in lui, stimolando quell’interesse e quella passione nel creare …
Il primo esempio di creatività, ci confida Massimo, illuminando quei suoi vispi occhi elfici di eterno adolescente, risale agli ultimi anni delle Elementari quando, in compagnia di altri tre amici, decidono di disporre, in un giardino, centinaia di soldatini e mezzi militari, pronti ad affrontarsi senza esclusioni di colpi, in un epico scontro bellico senza precedenti. Quell’evento spinge il nostro autore a voler tentare di riportare per iscritto quanto avvenuto. Da quel giorno in poi, Massimo sente il desiderio di scrivere ogni avventura con i suoi amici, sia essa attraverso il gioco, sia a seguito di eventi reali vissuti assieme, come le avventure incredibili trascorse in Abruzzo con i suoi amici del cuore, oppure nei campi scuola con i BoyScout. Ogni cosa viene annoverata in racconti romanzati.
Massimo ha avuto modo di alimentare la sua passione per la storia, la letteratura, la geografia e l’astronomia, attraverso gli studi portati a compimento inerenti le due lauree intraprese, realizzando compendi storici come: ” Il problema della Germania, da Versailles alla nascita dei due Stati Tedeschi “; ” La politica di sicurezza e di difesa comune dell’Unione Europea e le relazioni transatlantiche dal 1991 al 2011 “; ” L’avvento dell’Era Atomica e le relazioni della stampa italiana “; ” L’Aeroporto Intercontinentale Leonardo Da Vinci negli anni del miracolo economico: 1958-1962 “; ” L’Aeroporto Intercontinentale Leonardo da Vinci dagli anni del miracolo economico italiano ad oggi ” e, in ultimum, ha intrapreso la sua carriera fantasy con il primo romanzo della trilogia: ” La Luce di Aelnath ” … al quale è prossima l’uscita del secondo romanzo, il quale verrà edito da Viola Editrice tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2023.
Senza ombra di dubbio, il mondo Fantasy, nella sua interezza, gli hanno consentito di liberare la sua infinita creatività, attraverso quest’ultimo romanzo che, assieme al secondo, oramai quasi pronto, e al terzo che verrà, rappresentano, al momento, la sua massima interpretazione artistica di creatività. Massimo ha tratto e trae continuamente linfa vitale dai grandi padri fondatori della scrittura fantasy, e non solo: in primis, John Ronald Tolkien, ma anche Clive Staples Lewis, Ursula Kroeber Le Guin, Robert Ervin Howard, Christopher Paolini, Michael Ende, Rick Riordan e lo stesso George Raymond Richard Martin, straordinari interpreti letterari che lo hanno profondamente influenzato. Tuttavia, ci confida, si diventa dei bravi creativi nel momento in cui si ascolta liberamente il proprio cuore, creando un qualcosa di nuovo che si diffonde dalle infinite potenzialità del nostro spirito, di quella luce interiore che ci rende esseri pensanti e, talvolta, delle persone meravigliose.
L’hand made italiano và assolutamente protetto, afferma Massimo, serrando il suo sguardo, nel momento in cui gli si pone questa domanda. Ogni forma di arte e di cultura del nostro Paese, in forma visiva, espressiva, olfattiva, uditiva, và protetta e divulgata. Non esiste soddisfazione migliore, ci confida il nostro autore, ammiccando un suo dolce sorriso, nel diffondere felicità e quei sani valori che ci hanno insegnato i nostri genitori. Si tratta di un processo nel quale non bisogna aver timore di iniziare a districarsi, prima a livello amatoriale, poi, provando a procedere, passo dopo passo, in qualcosa di più impegnativo ma che continui, oltremodo, ad appagare lo spirito.
La creatività è una meravigliosa componente benefica dello spirito la quale fa bene non solo a se stessi ma anche, e soprattutto, nel rapporto con gli altri. Massimo lo ha riscontrato spesso nel suo ambiente lavorativo e con i propri colleghi di lavoro. La creatività, in ogni sua forma, sostiene, è un modo per ognuno di noi di dare un senso al proprio essere e incoraggiare anche quelle creatività nascoste da parte di chi non trova il coraggio o la forza di esplorarle, liberandole agli altri.
Attraverso la propria casa editrice, Viola Editrice, ma anche attraverso molte altre persone che lo stanno supportando con continuità, Massimo Mereu ha avuto modo di prender parte a numerosi eventi culturali e letterari, i quali si possono trovare e “scoprire” scorrendo i numerosi Post che compongono la pagina Facebook “La Luce di Aelnath”, i quali gli hanno consentito di far conoscere il suo Libro, non solo a livello locale.
Secondo il giovane autore, i Social Network hanno avuto un grande impatto nella diffusione della creatività, consentendo di eliminare noiosi filtri burocratici, dando la possibilità ad un fan o ad un appassionato di seguire con maggior semplicità gli eventi che lo riguardano. Tuttavia, è sempre necessario muoversi con la giusta cautela e nella massima correttezza espositiva e dialettica, senza mai trascendere in un qualcosa di offensivo o non attinente al tema trattato. Massimo sostiene inoltre che, quando si scrive un romanzo fantasy e si inventa un mondo completamente nuovo, orientandosi in un tema molto dibattuto ma, anche, trattato e discusso fin troppe volte, quasi fino alla noia, è normale che ci si possa imbattere in più di una critica, la quale, ci confida lo scrittore, và sempre analizzata ed elaborata con calma e a mente lucida. Sono le critiche e i giudizi sfavorevoli, le analisi negative, seppur costruttive, a farci crescere come scrittori … l’umiltà è, senza ombra di dubbio, l’ingrediente principale che ci aiuta a crescere. Tuttavia, non bisogna mai perdere la propria individualità, ossia quell’essenza che rende lo scrittore unico nel suo genere, nel suo modo di scrivere, in sostanza, nel suo essere.
L’Autore ci racconta di un curioso aneddoto vissuto in passato con dei suoi amici, nell’ambito dei Giochi di Ruolo. Fu un’esperienza davvero interessante che lo coinvolse moltissimo, visto che si trattava della prima che viveva in quel contesto. Propose così l’idea di inserire i loro personaggi all’interno del suo romanzo, assieme ai suoi, in modo da essere tutti assieme a godere di una creatività collettiva condivisa. Un pensiero altruista che però non venne accolto. Infatti, dopo un primo timido interessamento da parte loro, gli voltarono le spalle, con indifferenza, dimostrando di non credere nel progetto. Massimo non si perse d’animo, riprese a scrivere con amore e passione, portando avanti la sua storia e i suoi personaggi, frutto esclusivo della sua fantasia … in fondo, non serviva altro, se non attingere alla propria creatività. E così raggiunse l’obiettivo finale: il completamento del romanzo e l’acquisizione da parte di Viola Editrice come Suo autore. È stata una grandissima soddisfazione personale. Quell’esperienza, ci confida l’autore, dimostra che non bisogna mai smettere di credere in se stessi, nelle proprie capacità ma, soprattutto, nella propria creatività. Ad oggi, conclude Massimo, è seguito da quattro illustratori, un fumettista, un Social Manager e numerosi fan che lo seguono e continuano a seguirlo con affetto, aumentando di giorno in giorno.
Aggiungi commento