Massimo Dall’Oglio su Tatai Lab

In Tatai Lab è tempo di presentare il maestro Massimo Dall’Oglio che realizzerà da autore completo, il suo “Il mare della tranquillità”, un progetto a volume unico, in bianco e nero a retini, voluto fortemente da Tatai con l’idea di lavorare su un genere manga, tecnico, strutturato, forte, “classico” ma proiettato verso il futuro.

Emanuele Tenderini, fondatore con Linda Cavallini, della casa editrice Tatai Lab ha annunciato così, sul suo profilo Facebook, l’entrata nella sua squadra di un nuovo, fantastico, autore: “Ho le dita che mi tremano sulla tastiera: sono commosso di essere arrivato a un punto della mia giovanissima carriera di editore, da potermi permettere di dire di collaborare con Massimo Dall’Oglio!”

Massimo Dall’Oglio, nato a San Gavino Monreale (CA), nel 1997 si è aggiudicato, a Prato, il premio “Pierlambicchi d’oro” come miglior giovane autore. Il suo debutto ufficiale, però, è avvenuto quasi dieci anni dopo, nel 2006, quando ha pubblicato, per gli Umanoidi Associati, una serie in quattro volumi  dal titolo “Underskin”, scritto da Andrea Iovinelli. Dal 2008 ha collaborato con moltissime case editrici italiane e internazionali: suo è “L’era dei Titani” su testi di Adriano Barone, e sua è anche la trasposizione a fumetti, la prima su testi di Roberto Recchioni e la seconda di Iovinelli, di “Le Cronache del Mondo Emerso” ispirate ai romanzi fantasy di Licia Troisi, per Panini Comics. Nel 2013 ha realizzato in occasione dell’uscita internazionale del terzo capitolo del videogame “Lost Planet, la prima colonia” l’omonimo prequel a fumetti per Capcom/Glénat e, proprio quest’anno, è stato premiato al concorso internazionale “Silent Manga Audition”, con la storia “Like that old italian wine”, ideata e realizzata, di nuovo, con l’amico Adriano Barone. Attualmente lavora per la Sergio Bonelli Editore su Nathan Never e non solo! Ha, infatti, realizzato una parte del quarto numero di Orfani e alcune storie per Agenzia Alfa.

Questo tipo di opera è del tutto nuova per Tatai Lab che l’ha voluta fortemente con l’idea di lavorare su un genere manga, tecnico, strutturato, forte, “classico” ma proiettato verso il futuro. “Il mare della tranquillità  – commenta Massimo – ha trovato una casa. Ci sono voluti due anni, una lunga ricerca, un lungo viaggio, come quello che intraprenderà il protagonista della storia e che si accinge a compiere il suo autore: il primo camminando sulla superficie di una luna post-apocalittica del XXII secolo, il secondo mettendo una tavola sopra l’altra nella speranza di riuscire a raccontarvi un “frammento” di sé. La casa che ci accoglie non è un freddo, vuoto e impersonale appartamento, ma lo spazio più caldo e accogliente che si possa desiderare. Che tutto cominci. Grazie Tatai Lab!”

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