Mario Natangelo è il vignettista del Fatto Quotidiano. Un compito difficile e pieno di insidie, considerando quanto può essere folle il panorama sociale e politico del nostro Paese. Ma certamente anche un ruolo che gli ha dato – meritatamente – molta notorietà.
Da Scampia, quartiere difficile alla periferia di Napoli in cui è nato e cresciuto, Natangelo arriva a Roma, a raccontare il Potere dalla sede di un giornale d’attacco. Partendo dai governi Berlusconi e Monti fino ai governi Renzi, Gentiloni e Conte, costruisce una cronaca di prima mano, impietosa e divertita, di tutto il campionario umano con cui ha avuto a che fare tra politici arrivisti e politici arrivati, giornalisti di grido e giornalisti che gridano, vignettisti che resistono e vignettisti che hanno mollato. Mario Natangelo non è soltanto un autore dissacrante e divisivo, con uno sguardo sull’oggi allo stesso tempo dolce ed efferato, ma è soprattutto uno smaliziato entomologo di questi tempi strani che oscillano tra la farsa e la tragedia.
I peggio stronzi è libro esilarante che fa indignare, piangere, riflettere, ma – come scrive Natangelo:
«sono un vignettista, è il mio lavoro. Qualcuno ride, qualcun altro si incazza. E io ora vi racconterò la storia di quelli che si sono incazzati».