MannHero: a maggio gli eroi di Star Wars invadono il museo

Si tratta di una rivisitazione piuttosto inusuale, la scelta di accostare antiche opere d’arte con un soggetto di fantascienza quale Star Wars. Alcuni amanti dell’arte potrebbero storcere il naso, visto l’uso a cui quest’ultima è stata recentemente relegata: musei palestra, etc.

In questo caso, però, non si tratta di deturpare o snaturare il patrimonio artistico, ma di reinterpretarlo coniugando due concetti, in fondo il cinema è pur sempre definito settima arte.

Il Museo Archeologico di Napoli si prepara per accogliere, grazie alla cura di Ciro Sapone, dal 4 maggio, data iconica per gli amanti di Star Wars, perché è appunto lo “Star Wars Day”, una mostra ad hoc dal nome “MannHero”. Alle sapienti mani di Sapone, che ha lavorato con George Lucas durante le riprese di Episodio 1 e 2 alla Reggia di Caserta,  si affianca la direzione artistica dell’archeologo Mario Grimaldi. L’iniziativa al Mann, fortemente voluta dal direttore Paolo Giulierini, rientra nelle numerose iniziative in programma nei prossimi mesi.

Troveremo quindi la statua di Atlante nel Salone della Meridiana che sorregge la “morte nera”, l’Ercole Farnese che affiancato dalla maschera di Darth Vader che funge da elemento scenografico e il Naoforo in bronzo della Sezione egiziana porta al collo un’immagine di Han Solo ibernato nella grafite. Ma non finisce qui, numerosi pezzi originali, proiezioni e un’apposita app (realizzata da Italian Zoetrope), per raccontare e confrontare gli eroi del “fantasy” moderno con quelli di ieri.

Il parallelismo si innesterebbe sul mito degli Skywalker nato dalla penna di Lucas, che sarebbe ispirato alle epopee classiche, “MannHero” vede come fulcro dell’allestimento la dimostrazione che gli eroi di qualsiasi era, prima di essere tali, sono innanzitutto uomini. Ecco quindi Anakin, Luke, Leia e Rey (il cui tema musicale di John Williams verrà riprodotto nel corso dell’exhibit partenopeo) trasformarsi in sculture, affreschi e mosaici, che attraverso le sale, condurranno a esplorare una “galassia lontana lontana”.

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