Il 29 settembre 1985, sugli schermi americani della ABC, andò in onda il primo episodio di MacGyver , una delle serie più originali della fine degli anni Ottanta. Oggi, 39 anni dopo, la sua leggenda vive ancora, non solo nei ricordi di chi è cresciuto con le sue avventure, ma anche grazie alle numerose repliche e ai nuovi canali di trasmissione come Pluto TV, che nel 2022 ha lanciato un intero canale dedicato alla serie. Creata da Lee David Zlotoff, la serie ruota attorno al geniale e ingegnoso Angus MacGyver, interpretato da Richard Dean Anderson, un personaggio diventato un’icona culturale per la sua capacità di risolvere ogni problema con strumenti semplici, spesso improbabili.
MacGyver non è un agente segreto qualunque. Al servizio della misteriosa Fondazione Phoenix, un’organizzazione che si occupa di sicurezza mondiale, il suo vero talento non risiede nella forza bruta o nell’uso delle armi, ma nell’ingegno. Un coltellino svizzero, qualche oggetto di uso quotidiano, e una mente acuta sono gli unici strumenti di cui ha bisogno per affrontare le più complesse missioni internazionali, sfuggendo a trappole mortali e mettendo in ginocchio pericolosi nemici.
Il mito del coltellino svizzero e dei “MacGyverismi”
Una delle caratteristiche che ha reso MacGyver così amato è la capacità del protagonista di improvvisare soluzioni a problemi apparentemente insormontabili. In un’epoca in cui gli eroi televisivi erano armati fino ai denti, MacGyver si distingueva per il suo rifiuto di usare armi da fuoco, preferendo affidarsi alla sua intelligenza. Memorabile è la scena in cui, inseguito dall’esercito russo, costruisce una mongolfiera con vecchi lenzuoli per fuggire, o quando disattiva una macchina nemica semplicemente infilando una patata nel tubo di scappamento.
Queste trovate, conosciute come “MacGyverismi”, divennero uno dei tratti distintivi della serie e conquistarono il pubblico per la loro ingegnosità. Ogni episodio offriva una piccola lezione di scienza applicata, trasformando oggetti quotidiani in strumenti straordinari per la lotta contro il crimine o per la sopravvivenza in situazioni estreme. Nonostante nelle ultime stagioni questi espedienti diventino meno frequenti, l’impatto culturale dei “MacGyverismi” rimane indelebile, al punto da essere entrati nel linguaggio comune per descrivere soluzioni creative e inaspettate.
Un eroe senza tempo: tra amici e nemici
MacGyver, nel corso delle sue sette stagioni, ha costruito relazioni profonde e ha affrontato avversari formidabili. Tra i suoi alleati, spicca Peter Thornton, interpretato da Dana Elcar, il suo amico e superiore alla Fondazione Phoenix. Thornton, nonostante la sua goffaggine, è un personaggio centrale, sempre pronto ad aiutare MacGyver nelle sue missioni ea fornire supporto, dimostrando un’amicizia sincera e duratura.
Sul fronte opposto, MacGyver deve vedersela con nemici come Murdoc, uno dei suoi antagonisti più iconici. Spietato e determinato, Murdoc sembra avere sette vite: ogni volta che MacGyver credeva di averlo sconfitto, egli ritorna, più pericoloso e vendicativo di prima. Questa dinamica tra eroe e cattivo aggiunge tensione e suspense alla serie, rendendo ogni scontro una battaglia di astuzia più che di forza fisica.
La vita privata di MacGyver: tra segreti e rivelazioni
Nonostante la serie si concentri principalmente sulle missioni di MacGyver, ci sono alcuni momenti che gettano luce sul suo passato. In diverse puntate, flashback rivelano frammenti della sua vita, ma è solo nelle ultime stagioni che il pubblico scopre una delle sorprese più significative: MacGyver ha un figlio. Questo giovane, nato da una relazione fugace di cui Mac non era a conoscenza, si lega immediatamente al padre, condividendo con lui non solo una sorprendente affinità caratteriale, ma anche l’iconico coltellino svizzero.
Il nome completo di MacGyver, rivelato proprio in uno di questi episodi, include una “A.” che sta per Angus, un dettaglio che il protagonista aveva sempre evitato di condividere, probabilmente per il suo scarso apprezzamento per il proprio nome di battesimo. Questi sprazzi di vita privata contribuiscono a dare maggiore profondità al personaggio, trasformandolo da semplice eroe televisivo a uomo complesso con una storia personale.
MacGyver oggi: un’eredità che continua
Dopo la conclusione della serie nel 1992, MacGyver ha continuato a vivere attraverso repliche, speciali televisivi e due film per la TV: MacGyver – Il tesoro di Atlantide e MacGyver – Il giorno del giudizio . Entrambi furono trasmessi negli Stati Uniti e in Italia nel 1995, proseguendo le avventure di un personaggio che il pubblico non era ancora pronto a lasciare andare.
Nel 2016, un remake della serie con Lucas Till nel ruolo di MacGyver ha riportato sullo schermo il leggendario agente della Fondazione Phoenix, introducendo una nuova generazione di spettatori al mondo dell’ingegno e dell’inventiva. Sebbene il remake non abbia raggiunto la stessa iconica popolarità della serie originale, ha dimostrato quanto profondo e duraturo sia il legame tra MacGyver e il suo pubblico.
In Italia, la serie ha goduto di grande popolarità sin dalla sua prima trasmissione su Italia 1 nel 1988, in prima serata. Le repliche sono state trasmesse su diversi canali, tra cui Rete 4, LA7, Duel TV, AXN e Fox Retro, continuando a catturare l’attenzione di nuove generazioni di spettatori. Per chi volesse riscoprire le avventure di MacGyver oggi, Pluto TV offre un canale interamente dedicato alla serie, confermando che, anche a distanza di quasi quattro decenni, MacGyver rimane un modello di intelligenza, altruismo e determinazione.
Un eroe senza tempo
MacGyver non è solo una serie televisiva di avventura: è un simbolo di ingegno, creatività e perseveranza. In un mondo che spesso si affida alla forza e alle armi, MacGyver ha dimostrato che la vera potenza risiede nella mente e nell’ingegnosità. Oggi, nel celebrare il MacGyver Day , ricordiamo un personaggio che ha ispirato milioni di persone a pensare fuori dagli schemi e credere che, con un po’ di inventiva, tutto è possibile.
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