Chi è Mace Windu?

Samuel Leroy Jackson è una vera leggenda di Hollywood: attore, doppiatore e produttore cinematografico. Nei primi anni della carriera ha lavorato con Bruce Willis in diverse pellicole: Pulp Fiction, ricevendo per questo una nomination all’Oscar al miglior attore non protagonista Die Hard – Duri a morire e, successivamente, è apparso anche in Unbreakable – Il predestinato. Tra le sue innumerevoli intepretazioni, Jackson ha inoltre interpretato altri due ruoli di rilievo: il Maestro Jedi Mace Windu nella trilogia prequel di Guerre Stellari e Nick Fury in molteplici film del Marvel Cinematic Universe.

Mace Windu è uno dei personaggi più importanti e affascinanti della saga di Star Wars.

Maestro Jedi di grande potenza e saggezza, ha avuto un ruolo cruciale nella storia della Repubblica Galattica e dell’Ordine Jedi, soprattutto durante le guerre dei cloni. In questo articolo, cercheremo di approfondire la sua biografia, le sue caratteristiche e le sue gesta.

Mace Windu nacque nel 72 BBY sul pianeta Haruun Kal, un mondo selvaggio e ostile dove i nativi Korunnai erano in guerra con i coloni balawai. Fin da piccolo, Windu manifestò una forte connessione con la Forza, che gli consentiva di percepire le vibrazioni del suo ambiente e di usare il potere chiamato shatterpoint, ovvero la capacità di individuare i punti critici di una situazione o di una persona. A sei mesi di età, fu scoperto dai Jedi e portato al Tempio Jedi su Coruscant per essere addestrato come apprendista

Windu si dimostrò un allievo eccezionale, dotato di grande intelligenza, talento e disciplina. Divenne uno dei migliori spadaccini dell’Ordine, maestro della settima forma di combattimento con la spada laser, il Vaapad, che aveva sviluppato insieme al suo amico Sora Bulq. Il Vaapad era uno stile aggressivo e rischioso, che richiedeva di sfiorare il lato oscuro della Forza senza cadervi. Windu era uno dei pochi Jedi in grado di padroneggiare questa tecnica senza perdere il suo equilibrio. La sua spada laser aveva una lama viola, un colore raro tra i Jedi, che simboleggiava la sua personalità unica e il suo stile combattivo.

Windu divenne presto un maestro Jedi e un membro del Consiglio Jedi, l’organo supremo dell’Ordine. Era considerato il campione dei Jedi e il difensore delle loro antiche tradizioni. Era anche un leader carismatico e rispettato, tanto da essere eletto Maestro dell’Ordine, il capo dei Jedi, prima di cedere il titolo a Yoda. Windu era un uomo serio e austero, ma anche compassionevole e leale verso i suoi amici. Tra i suoi allievi più noti ci fu Depa Billaba, che divenne a sua volta una maestra Jedi e una generale durante le guerre dei cloni

Le guerre dei cloni furono il periodo più difficile e drammatico per Windu e per l’intera galassia. Scoppiate nel 22 BBY a causa della secessione di numerosi sistemi planetari dalla Repubblica Galattica per formare la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, guidata dal misterioso Conte Dooku, le guerre dei cloni videro i Jedi schierarsi a fianco della Repubblica e del suo Cancelliere Supremo Sheev Palpatine contro le forze separatiste composte da droidi da battaglia e mercenari. Windu fu uno dei principali generali dell’esercito della Repubblica, composto da cloni creati segretamente su Kamino a partire dal DNA del cacciatore di taglie Jango Fett.

Windu partecipò a molte battaglie cruciali durante le guerre dei cloni, dimostrando il suo valore come stratega e come guerriero. Fu lui a guidare l’assalto al pianeta Geonosis, dove si svolse la prima grande battaglia del conflitto. In quell’occasione, Windu affrontò e uccise Jango Fett con un colpo di spada laser alla testa. Fu anche lui a scoprire l’esistenza del Generale Grievous, il comandante delle forze separatiste, un cyborg dotato di quattro braccia meccaniche che impugnavano altrettante spade laser rubate ai Jedi uccisi. Windu lo affrontò su Hypori e riuscì a schiacciargli il petto con la Forza, danneggiandogli gli organi interni e costringendolo alla fuga.

Windu non si occupò solo di combattere sul campo, ma anche di gestire la guerra da Coruscant, dove rimase a capo del Consiglio Jedi e consigliere del Cancelliere Palpatine. Windu era sempre più preoccupato per l’andamento della guerra e per le mosse del Cancelliere, che aveva ottenuto sempre più poteri dal Senato Galattico in nome della sicurezza e dell’ordine. Windu sospettava che Palpatine avesse delle intenzioni nascoste e che fosse in qualche modo legato al lato oscuro della Forza, che sentiva crescere nella galassia. Windu era anche diffidente nei confronti di Anakin Skywalker, il giovane e potente Jedi considerato il Prescelto di una antica profezia, che aveva stretto un legame personale con Palpatine. Windu temeva che Skywalker fosse troppo impulsivo, emotivo e arrogante per essere un vero Jedi.

Le sue paure si rivelarono fondate quando, nel 19 BBY, Skywalker gli rivelò che Palpatine era in realtà Darth Sidious, il Signore Oscuro dei Sith, i nemici millenari dei Jedi, che avevano orchestrato la guerra per distruggere l’Ordine Jedi e la Repubblica Galattica. Windu si recò immediatamente nel suo ufficio insieme ad altri tre maestri Jedi: Kit Fisto, Agen Kolar e Saesee Tiin. Lì affrontò Palpatine in un duello mortale, in cui i suoi compagni caddero uno dopo l’altro sotto i colpi di spada laser e di fulmini di Forza del Sith. Windu riuscì a resistere e a disarmare Palpatine, ma prima di poterlo uccidere fu raggiunto da Skywalker, che lo implorò di risparmiare il Cancelliere, sperando di poter salvare la vita della sua amata Padmé Amidala grazie ai suoi insegnamenti. Windu non ascoltò Skywalker e lo accusò di tradimento, ma il giovane Jedi gli mozzò la mano destra con la sua spada laser. In quel momento, Palpatine scagliò contro Windu una scarica di fulmini di Forza che lo sbalzarono fuori dalla finestra, facendolo cadere nel vuoto.

Con la morte di Windu, si consumò il destino dei Jedi e della Repubblica. Palpatine si proclamò Imperatore Galattico e ordinò ai cloni di eliminare tutti i Jedi con l’Ordine 66. Skywalker divenne il suo apprendista Sith con il nome di Darth Vader. Solo pochi Jedi sopravvissero al massacro e si nascosero nella galassia. Windu fu ricordato come uno dei più grandi eroi e martiri dell’Ordine Jedi, un esempio di coraggio, dedizione e fedeltà alla Forza.

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