M83 – Dead cities,Red seas & Lost ghosts

Cd d’esordio per questo duo francese (composto da Nicholas Fromageau e Anthony Gonzales) che già nei primi mesi di questo anno aveva ricevuto attestati di stima da parte di importanti riviste specializzate francesi, quali ad esempio Les Inrockuptibles. E non a torto, possiamo tranquillamente aggiungere, dato che la commistione tra un certo suono elettronico anni ’80 e sonorità alla My bloody valentine è sicuramente apprezzabile.

Personalmente nell’ascoltare questo lavoro mi sono venuti in mente anche Mogwai e Goospeed You Black Emperor, due gruppi, che, come gli M83, fanno dei crescendo i loro punti di forza (anche se gli M83 non utilizzano chitarre ma synth che ricordano il loro suono). Più post rock, dunque, che elettronica tout court. I brani sono quasi tutti strumentali, ad eccezzione di 3 (Run into flowers, 0078h e Beauties can die) in cui sono presenti timidi accenni vocali. Su tutti stagliano In church (dal titolo eloquente, dato che all’inizio del brano si sente distintamente l’organo di una chiesa poi affondato in un oceano di malinconici synth), America (che con molto probabilità sarà il primo singolo, se di  classico singolo si può parlare, date le sonorità non propriamente allegre), On a white lake, near a green mountain, la cui musica rende bene l’immagine che il titolo suggerisce. Insomma un ottimo disco che ci potrà tenere compagnie nelle giornate di questo autunno incipiente.

Voto: 8

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