Su Netflix approda un film francese, una sorta di “isekai” live action che rappresente una delle proposte più fresche e divertenti di questo autunno. Lupi Mannari (Loups-Garous) è una commedia fantasy che intreccia magia, trasformazioni. risate… e molta nerdaggine! Diretta da François Uzan, questa pellicola riesce a catturare l’essenza di un classico del cinema come Jumanji del 1995, mantenendo però una sua identità originale, fatta di ironia e di un pizzico di follia, che la rende un’avventura perfetta per tutta la famiglia.
La trama del film ruota attorno a una famiglia francese moderna, che, nel bel mezzo di una serata in casa, si ritrova improvvisamente coinvolta in una situazione decisamente fuori dal comune. Un innocente gioco da tavolo, il celebre “Lupi mannari di Roccascura“, diventa il portale che li catapulta in un mondo medievale. Questo villaggio, che inizialmente sembra solo una fiera in costume, si rivela invece essere il palcoscenico di un gioco reale: l’unico modo per tornare alla vita di sempre è vincere. Un concetto che mescola umorismo, avventura e fantasy in un mix irresistibile, con la giusta dose di magia.
Il film è come un’adorabile commedia che prende spunto da un gioco da tavolo iconico. Sebbene il parallelismo con Jumanji sia inevitabile, Lupi Mannari riesce a mantenere il suo carattere distintivo, trasformando un innocente passatempo in un viaggio nel tempo, con licantropi veri, sfide improvvise e la possibilità di ottenere poteri magici. In altre parole, tutto ciò che ci si potrebbe aspettare da un’avventura fantastica di questo tipo, ma con un twist che riesce a strappare una risata.
La vera forza di Lupi Mannari risiede nella sua capacità di intrattenere senza prendersi troppo sul serio. Uzan si diverte a giocare con i temi contemporanei, introducendo gag che spaziano dal femminismo alla questione razziale e LGBT, trovando il lato comico nei contrasti tra i protagonisti moderni e l’antico mondo medievale che li circonda. La comicità è ben bilanciata e ben eseguita, ma è evidente che la pellicola non è perfetta. Seppure i personaggi siano interpretati magistralmente da attori di peso come Jean Reno, Jonathan Lambert e Franck Dubosc, la trama fatica a mantenere alta l’attenzione, soprattutto quando si tratta di sviluppare le dinamiche del gioco e le missioni che i protagonisti sono chiamati a portare a termine.
Il film si propone come un’avventura per tutta la famiglia, ma la sceneggiatura non riesce a sostenere il ritmo per tutta la durata. La componente ludica, pur presente, non è abbastanza sviluppata e finisce per passare in secondo piano rispetto alla componente comica, sacrificando l’evoluzione narrativa e le regole del gioco stesso. Le meccaniche di Lupi Mannari potevano infatti aggiungere una dimensione ulteriore alla storia, creando momenti di maggiore tensione o sfide più complesse, ma finiscono per essere soltanto un contorno a una serie di battute e gag che, pur divertenti, non riescono a tenere alta l’attenzione del pubblico per tutta la durata del film.
Nonostante queste mancanze, Lupi Mannari ha un suo fascino particolare. In un’industria cinematografica che spesso sembra prigioniera di produzioni troppo autoreferenziali o schiave dei modelli hollywoodiani, il film di Uzan si fa notare per la sua freschezza e originalità. Si tratta di una commedia leggera, senza troppe pretese, ma che sa come divertire e intrattenere con un pizzico di magia e un buon equilibrio di fantasia. Non è un capolavoro, ma è un prodotto pensato con cura, destinato a far sognare e divertire, senza troppe complicazioni.
Alla fine, ciò che rende speciale Lupi Mannari è proprio il suo approccio spensierato: semplice, ma capace di far sentire lo spettatore parte di una grande avventura. Come un gioco da tavolo, è quel tipo di intrattenimento che riesce a coinvolgere e a trasportare, anche quando la realtà sembra avere poco a che fare con la magia. Un gioco che, per quanto strano, ci permette di vivere una storia che va oltre il fantastico. E, chi lo sa, magari ci farà anche tornare a casa con un sorriso, proprio come ogni buona partita a Lupi Mannari. Questo film che, pur non riuscendo a raggiungere la perfezione, riesce comunque a divertire con leggerezza regalando una dose di risate e avventura a tutta la famiglia, mettendo in scena un gioco che può essere più reale di quanto sembri. Un tentativo riuscito che, sebbene non esente da difetti, riesce comunque a intrattenere con un mix di magia, comicità e divertimento. Un’esperienza da vivere, soprattutto in compagnia di chi si vuole far trasportare in un’avventura unica.
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