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L’ultimo dei Mohicani compie trent’anni

“L’ultimo dei Mohicani”, il capolavoro di Michael Mann, celebra i suoi trent’anni come unico film che ha regalato un Oscar al regista. Sembra incredibile che Mann, famoso per il suo stile unico, abbia vinto un solo Oscar in carriera, e per di più per il Miglior Sonoro, con un film che apparentemente si discosta dai suoi tipici canoni. Il film del 1992 è un adattamento del romanzo del 1826 di James Fenimore Cooper, già trasposto al cinema nel 1920 e nel 1936. La storia, ambientata nel 1757 durante la guerra tra francesi e inglesi in Nord America, narra le vicende di una famiglia di Mohicani composta da Chingachgook, suo figlio Uncas, e il bianco Nathan, detto Occhio di Falco, adottato da Chingachgook.

La trama segue i Mohicani in fuga dalla guerra verso le pianure occidentali. Dopo aver cacciato un wapiti, si rifugiano dai loro amici coloni, i Cameron. Tuttavia, la guerra li raggiunge quando il maggiore inglese Duncan Heyward, incaricato di scortare le sorelle Cora e Alice Munro, figlie del colonnello Edmund Munro, si allea con un nativo traditore, Magua, capo degli Uroni, che trama vendetta contro Munro.Nathan e i suoi compagni salvano il gruppo da un’imboscata e li accompagnano a Fort William Henry, dove Munro è assediato dai francesi. Le sorelle Munro scoprono che il loro padre non ha mai ricevuto il messaggio di aiuto inviato dal generale Webb. Durante il viaggio, i protagonisti assistono alle tragiche conseguenze dei conflitti tra tribù native, accentuate dalle campagne di reclutamento inglesi.Al forte, Nathan cerca di mediare una tregua, ma il rancore e la gelosia di Duncan complicano la situazione. Dopo l’assalto degli Uroni e l’uccisione di Munro, Nathan e gli altri sopravvissuti cercano rifugio. In un drammatico epilogo, Duncan si sacrifica per salvare Cora, mentre Uncas e Alice trovano la morte. Nathan e Chingachgook affrontano Magua, uccidendolo e concludendo la vicenda con il funerale di Uncas, mentre Chingachgook prega il Grande Spirito.

Daniel Day-Lewis, celebre per il suo metodo di recitazione immersivo, ha trascorso mesi nella foresta per prepararsi al ruolo, vivendo esperienze estreme che hanno influenzato profondamente la sua vita. La produzione, girata nelle Blue Ridge Mountains della Carolina del Nord, ha richiesto un grande impegno fisico da parte della troupe e degli attori, con Michael Mann che spesso richiedeva numerosi ciak per ogni scena. Il budget iniziale di 33 milioni di dollari è salito a quasi 40 milioni, anche a causa del perfezionismo di Mann. La colonna sonora di Trevor Jones e Randy Edelman, con il celebre tema “The Gael” di Dougie MacLean, ha contribuito al successo del film, premiato ai Golden Globes e agli Oscar per il Miglior Sonoro.

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico. Per info e contatti gianlucafalletta.com

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