Non tutti nascono con la vocazione di essere astronauti, ma molti coltivano fin da piccoli una passione per l’astronomia e lo spazio. Questo è il caso di Luca Parmitano, il primo astronauta italiano a compiere una passeggiata spaziale e a comandare la Stazione Spaziale Internazionale. La sua avventura nello spazio ha inizio con la fantasia e l’immaginazione, alimentate dalla cultura popolare dei cartoni animati giapponesi degli anni ’70 e ’80.
Luca Parmitano nasce a Paternò, in Sicilia, il 27 settembre 1976 è un Millennial, esattamente come noi: fin da bambino, è affascinato dal mondo dell’astronomia e della scienza. Tra i suoi ricordi d’infanzia, come riportato in una bellissima intervista al Corriere della Sera, ci sono le trasmissioni televisive di Goldrake, Gundam e Galaxy Express 999, che gli fanno sognare di viaggiare tra le stelle e di scoprire nuovi mondi. Questi cartoni animati, che hanno influenzato intere generazioni di appassionati di spazio, sono per lui una fonte di ispirazione e di curiosità.
Tuttavia, quando inizia a frequentare la scuola, si rende conto che la realtà è diversa da quella che immaginava. Le basi lunari, le astronavi e i robot che vedeva in televisione non esistono, e lo spazio è ancora un territorio inesplorato e misterioso. Questo non lo scoraggia, ma al contrario lo spinge a studiare e a informarsi sempre di più su questo argomento. Si appassiona anche alla storia dell’esplorazione spaziale, seguendo le missioni degli astronauti americani e sovietici, e ammirando le imprese di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio, e di Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna.
Luca Parmitano frequenta il liceo scientifico Galileo Galilei di Catania, dove si distingue per le sue ottime capacità e per il suo interesse per le materie scientifiche. Grazie a una borsa di studio Intercultura, trascorre un anno negli Stati Uniti, dove ha l’opportunità di conoscere una cultura diversa e di migliorare il suo inglese. Al suo ritorno in Italia, decide di intraprendere la carriera militare, iscrivendosi all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Si laurea in Scienze Politiche all’Università di Napoli e diventa pilota di caccia, specializzandosi in voli supersonici e acrobatici. Nel 2007, entra a far parte del Reparto Sperimentale di Volo, dove si occupa di testare e valutare le prestazioni dei velivoli militari.
Nel 2008, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) lancia una campagna di reclutamento per selezionare i nuovi astronauti europei. Luca Parmitano, che ha sempre sognato di andare nello spazio, decide di candidarsi, anche se inizialmente ha dei dubbi sulla sua idoneità. Si confronta con una collega, che lo incoraggia a provare, dicendogli che se non fa domanda ha il 100% di probabilità di non diventare astronauta, mentre se la fa, almeno avrà avuto un’esperienza. Questa frase lo convince a tentare la sua fortuna, e inizia il lungo e difficile percorso di selezione, che prevede prove fisiche, psicologiche, mediche e tecniche. Dopo un anno di test e colloqui, il 20 maggio 2009, l’Esa annuncia i nomi dei sei nuovi astronauti europei, tra cui quello di Luca Parmitano. È il primo italiano a entrare nel corpo astronauti dell’Esa, e il più giovane di tutto il gruppo.
Luca Parmitano inizia il suo addestramento presso il Centro Europeo degli Astronauti di Colonia, in Germania, dove apprende le basi della vita e del lavoro nello spazio. Successivamente, si trasferisce a Houston, negli Stati Uniti, dove prosegue la sua preparazione presso il Johnson Space Center della Nasa. Qui, si allena con i simulatori, le tute spaziali, le camere a vuoto e le vasche d’acqua, che riproducono le condizioni di microgravità. Inoltre, partecipa a diverse missioni di simulazione in ambienti estremi, come il deserto, il fondo del mare e il Polo Nord, per testare la sua resistenza e la sua capacità di lavorare in team.
Il 28 maggio 2013, Luca Parmitano parte per la sua prima missione spaziale, chiamata Volare, a bordo della navetta russa Sojuz. Raggiunge la Stazione Spaziale Internazionale (Iss), dove trascorre sei mesi, svolgendo esperimenti scientifici, attività di manutenzione e operazioni di aggancio e sgancio dei veicoli spaziali. Il 9 luglio 2013, entra nella storia come il primo italiano a compiere una passeggiata spaziale, durata 6 ore e 7 minuti, durante la quale installa nuovi strumenti e cavi sulla struttura esterna della stazione. Il 16 luglio 2013, effettua una seconda passeggiata spaziale, che però viene interrotta dopo solo un’ora e mezza a causa di un guasto al suo casco, che si riempie di acqua. Luca Parmitano riesce a tornare in sicurezza all’interno della stazione, grazie al suo sangue freddo e al supporto del suo collega Chris Cassidy. Questo incidente, che avrebbe potuto avere conseguenze fatali, è stato il più grave mai verificatosi durante una passeggiata spaziale.
Luca Parmitano torna sulla Terra il 10 novembre 2013, dopo aver completato con successo la sua missione. Nonostante il pericolo corso, non perde la sua passione per lo spazio, e si rimette subito in gioco per prepararsi alla sua seconda missione, chiamata Beyond, che parte il 20 luglio 2019. Durante questa missione, Luca Parmitano ha l’onore di diventare il primo italiano e il terzo europeo a comandare la Stazione Spaziale Internazionale, durante l’Expedition 61. Inoltre, effettua altre quattro passeggiate spaziali, in cui collabora con l’astronauta americano Andrew Morgan per riparare il telescopio spaziale Alfa Magnetic Spectrometer, che studia la materia oscura e l’antimateria. Queste passeggiate spaziali sono state tra le più complesse e difficili mai realizzate, e hanno richiesto una grande abilità e precisione da parte degli astronauti.
Luca Parmitano torna sulla Terra il 6 febbraio 2020, dopo aver trascorso altri sei mesi nello spazio. In totale, ha accumulato 367 giorni, 18 ore e 29 minuti di permanenza nello spazio, diventando l’astronauta europeo con il maggior tempo di volo. Ha anche stabilito il record di 33 ore e 9 minuti di passeggiate spaziali, diventando l’astronauta europeo con il maggior numero di uscite extraveicolari.
Oggi, Luca Parmitano vive a Houston con la sua famiglia, composta dalla moglie e dalle due figlie. La sua giornata tipo inizia come quella di molti altri genitori: portare le figlie a scuola e poi andare al lavoro. Ma il suo lavoro non è quello comune, è quello di astronauta. Luca Parmitano continua a svolgere il suo ruolo di istruttore, supervisore e consulente per le missioni spaziali, sia per l’Esa che per la Nasa. Inoltre, si dedica al suo hobby preferito: lo sport. Luca Parmitano è un atleta di alto livello, che pratica diverse discipline, tra cui il triathlon, il ciclismo, la corsa e il nuoto.
Luca Parmitano non si ferma qui, ma guarda al futuro con entusiasmo e ambizione.
Il suo sogno è di tornare nello spazio, magari per una missione sulla Luna o su Marte. La sua passione per l’astronomia e lo spazio è ancora viva e forte, e lo spinge a continuare a studiare e a imparare. Luca Parmitano è anche un divulgatore scientifico, che cerca di trasmettere il suo amore per la scienza e la conoscenza a un pubblico sempre più ampio e variegato. Attraverso i suoi libri, le sue conferenze, i suoi podcast e i suoi social media, Luca Parmitano racconta le sue esperienze nello spazio, le sfide e le emozioni che ha vissuto, e le scoperte e le innovazioni che ha contribuito a realizzare. Luca Parmitano è un esempio di come la passione e il sogno possano diventare realtà se si ha la determinazione e la volontà di perseguirli. La sua storia ispira molti giovani a credere nei propri sogni e a mettere tutto l’impegno nel realizzarli. Luca Parmitano è un astronauta, ma anche un uomo, un padre, uno sportivo, uno scrittore, un musicista, un dj, un avventuriero, un esploratore, un sognatore. Luca Parmitano è un italiano nello spazio.