Nel panorama della musica dark e del post-punk, pochi gruppi hanno lasciato un segno indelebile come i Cure. Tra il 1980 e il 1982, la band capitanata da Robert Smith ha dato vita a tre album fondamentali: “Seventeen Seconds”, “Faith” e “Pornography”, componendo quella che oggi viene ricordata come la “trilogia oscura”. Questi tre lavori hanno non solo definito l’estetica gotica e il sound malinconico dei Cure, ma hanno anche influenzato intere generazioni di artisti e appassionati di musica dark wave. Ora, la graphic novel “Morire non importa The Cure: le radici del mito“, pubblicata da Feltrinelli Comics, si propone di raccontare questo periodo cruciale della band con un’opera evocativa e dettagliata, capace di restituire l’atmosfera e il contesto culturale in cui nacque il gothic rock. Dopo il successo di “È mia la colpa. La vita dei Joy Division”, Lorenzo Coltellacci e Mattia G. Tassaro tornano con una nuova narrazione visiva dedicata a un altro pilastro della scena musicale dark.
L’uscita del volume, prevista per il 29 aprile, giunge in un momento significativo per i Cure, che hanno recentemente pubblicato un nuovo album dopo vent’anni di silenzio discografico e intrapreso un tour mondiale attesissimo dai fan. Questa coincidenza rende la graphic novel ancora più attuale e imperdibile per chi desidera approfondire la storia della band e il suo impatto sulla musica.
“Morire non importa The Cure: le radici del mito” non si limita a esplorare l’evoluzione artistica del gruppo, ma intreccia la loro storia con quella di altre band iconiche del periodo come Joy Division, Siouxsie and the Banshees, Bauhaus, Wire e Generation X. Attraverso un approccio narrativo onirico e dettagliato, l’opera offre uno sguardo approfondito su un’epoca che ha ridefinito i canoni della musica alternativa.
Gli autori della graphic novel vantano già una solida esperienza nel settore. Lorenzo Coltellacci, nato a Roma nel 1992, ha pubblicato le sue opere in diversi paesi, tra cui Italia, Francia, Spagna, Germania e Corea. Tra i suoi lavori spiccano “Un singolo passo” (2020), “Escher. Mondi Impossibili” (2022) e “Come fosse successo” (2023), editi da Tunué. Nel 2024 ha sceneggiato “È mia la colpa. La vita dei Joy Division” per Feltrinelli Comics.
Mattia G. Tassaro, nato a Napoli nel 1996, ha studiato presso la Scuola Internazionale di Comics e si è laureato in Design della comunicazione presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Ha illustrato “Il tempo che trovi e altri racconti” per Bagarì Edizioni e co-fondato Nuova Editoria Organizzata, con cui ha pubblicato “Glumvasky: Good Men Bad Things” nel 2023. La sua collaborazione con Feltrinelli Comics per la graphic novel sui Joy Division ha consolidato il suo talento nel raccontare storie musicali attraverso l’arte sequenziale.
Con “Morire non importa The Cure: le radici del mito“, Coltellacci e Tassaro offrono un tributo visivo e narrativo a una delle band più influenti della storia del rock. Il volume è un’opera imperdibile per gli appassionati della musica dark e del post-punk, ma anche per chi desidera riscoprire il fascino senza tempo dei Cure attraverso una narrazione intensa, documentata e artisticamente suggestiva. L’uscita della graphic novel rappresenta un’occasione unica per immergersi in un’epoca di sperimentazione e introspezione musicale, riscoprendo la bellezza oscura di una band che ha trasformato il dolore e la malinconia in arte immortale.
Aggiungi commento