L’intelligenza artificiale è arrivata ad un punto di svolta?

Rodney Brooks, ex direttore del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory del MIT, ha previsto che il 2024 potrebbe essere un anno di svolta per l’intelligenza artificiale (IA). Secondo l’esperto, l’attuale entusiasmo per l’IA sta seguendo un ciclo di esagerazione ben noto nella sua storia di oltre 60 anni.

Brooks avverte che potrebbe esserci un altro “inverno dell’IA”, e forse addirittura un “inverno tecnologico” completo, proprio dietro l’angolo. Brooks, che studia questi software dagli anni ’70 e viene considerato uno degli esperti più realizzati in robotica e intelligenza artificiale, ha osservato cicli simili di pubblicità, delusioni, false promesse e battute d’arresto.

Nel suo punteggio del 2024, Brooks si riferisce ai Large Language Models (LLM), come ChatGPT e altri sistemi creati da Bing e Google’s Deep Mind. Sebbene ritenga che questi sistemi siano capaci di imprese impressionanti, pensa che non abbiano la capacità di diventare un’Intelligenza Generale Artificiale rivoluzionaria.

Brooks critica gli LLM per la loro incapacità di eseguire compiti di codifica relativamente semplici senza errori. Sostiene che questi sistemi siano semplicemente abili parolieri, non esseri ultra-intelligenti (anche se continuano a fare scoperte incredibili). Secondo lui, gli LLM non hanno un modello sottostante del mondo né alcuna connessione con esso, ma sono semplicemente correlazioni tra il linguaggio.

“Quello che i grandi modelli di linguaggio sono bravi a fare è dire come dovrebbe suonare una risposta, il che è diverso da ciò che dovrebbe essere una risposta”, ha aggiunto Brooks.

Se le riflessioni di Brooks sono accurate, lo stesso potrebbe essere vero per GPT-5, GPT-6 e oltre. Tuttavia, è importante notare che Brooks è solo uno dei tanti esperti che hanno espresso opinioni contrastanti sull’IA.

Bill Gates, ad esempio, è di tutt’altro parere. Gates ha affermato che l’IA è una delle tecnologie più promettenti del nostro tempo e che ha il potenziale per risolvere alcuni dei problemi più urgenti del mondo.

Solo il tempo dirà se Brooks ha ragione o meno. Nel frattempo, è importante essere consapevoli dei potenziali rischi e benefici dell’IA e di essere coinvolti nel dibattito su come sviluppare e utilizzare questa tecnologia in modo responsabile.

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