L’Incredibile Hulk, la serie televisiva che ha segnato un’epoca, ha un posto speciale nei cuori di chi è cresciuto negli anni ’80 e ’90, quando le maratone di programmi TV nei giorni di malattia (più o meno finte) erano la norma, e i supereroi dominavano le mattinate, anche se lontani dal glamour dei moderni canali di streaming. Decenni prima del Marvel Cinematic Universe (MCU) e del DC Universe, il piccolo schermo aveva già accolto i supereroi, e tra questi l’iconico Hulk, personaggio tormentato che ha preso vita in una serie che ha influenzato più di una generazione di appassionati. La serie televisiva L’incredibile Hulk (1977-1982), creata da Kenneth Johnson, ha portato sul piccolo schermo la storia di Bruce Banner, un brillante scienziato che, dopo un tragico incidente, diventa l’alter ego di un mostro verde dalla forza sovrumana, noto appunto come Hulk. Interpretato da Bill Bixby nel ruolo di David Banner (il nome scelto per la serie, che si discosta dal fumetto originale), e da Lou Ferrigno nei panni di Hulk, il programma si è distinto per il suo approccio realistico e umano, lontano dalle atmosfere fantasiose che dominavano i fumetti.
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David Banner è un medico e scienziato che, dopo aver perso la moglie in un incidente stradale, si dedica anima e corpo alla ricerca sulle radiazioni gamma, sperando di scoprire come l’energia possa essere utilizzata per potenziare la forza umana. Durante un esperimento, una massiccia overdose di radiazioni gamma trasforma Banner in un mostro verde, un gigante dalla forza impressionante, che si scatena ogni volta che l’uomo si arrabbia. Ma la trasformazione ha un prezzo: una volta che Hulk emerge, David perde il controllo, e la sua intelligenza ritorna a uno stadio primitivo. Questo porta Banner a diventare un fuggitivo, in cerca di una cura e costretto a spostarsi continuamente da una città all’altra, sempre sotto l’ombra di Jack McGee, un giornalista che lo insegue ossessivamente, determinato a smascherare la verità.
La serie esplora il lato umano di David Banner, il suo conflitto interiore e la lotta per trovare un equilibrio tra il suo alter ego e il suo sé originale. Hulk, pur portando distruzione, è anche una sorta di “eroe involontario”, che interviene nelle situazioni più disperate per risolvere i problemi delle persone che incontra durante i suoi viaggi.
Personaggi indimenticabili e un cast iconico
Bill Bixby, noto per la sua capacità di trasmettere emozioni e per il suo sguardo tormentato, interpreta magnificamente David Banner, l’uomo che lotta contro la sua natura e il suo destino. Lou Ferrigno, ex campione di body-building, porta sullo schermo un Hulk imponente e fisicamente impressionante, diventando un’icona per tutti coloro che amano la figura del gigante verde. Ferrigno non era solo un attore, ma anche una fonte di ispirazione per chi, come lui, è affetto da sordità parziale, ma non si è mai lasciato limitare dal suo handicap.
La serie ha avuto una grande influenza nella cultura popolare, anche per la sua capacità di trattare temi universali come la solitudine, la lotta per la propria identità e la condanna di una scienza che si pone al di sopra dei limiti morali. Nonostante l’apparente semplicità della trama, L’incredibile Hulk è riuscita a lasciare un segno indelebile grazie alla profondità psicologica dei personaggi.
Un finale epico e i film TV successivi
La serie si è conclusa nel 1982 dopo cinque stagioni e 80 episodi, ma l’incredibile Hulk non è mai scomparso dal cuore dei suoi fan. Il personaggio è tornato nel 1988 con tre film per la televisione: La rivincita dell’incredibile Hulk (1988), dove appare Thor in una delle sue prime incarnazioni live-action, Processo all’incredibile Hulk (1989), che vede l’introduzione di Daredevil, e La morte dell’incredibile Hulk (1990), dove Banner, dopo una lunga lotta con la sua condizione, affronta una tragica fine.
Nonostante le ingenuità tipiche delle serie dell’epoca, L’incredibile Hulk è riuscito a superare le limitazioni tecnologiche e a creare una connessione emotiva con il pubblico, con una narrazione che univa il dramma psicologico alla tensione del supereroe. La morte di Hulk, che segna anche la fine della sua lotta contro la trasformazione, è un momento che lascia senza fiato: “Finalmente… sono libero”, dice Banner, concludendo il suo viaggio tormentato.
Un’eredità che continua
L’incredibile Hulk televisivo ha senza dubbio creato una base solida per l’Hulk che conosciamo oggi, pur essendo distante dalle sfumature moderne del personaggio nel MCU. La serie ha trattato tematiche sociali e psicologiche che risuonano ancora oggi con chi cerca di capire il conflitto interiore tra l’essere umano e la bestia dentro di sé. Anche se non ha avuto la stessa portata epica delle saghe cinematografiche moderne, L’incredibile Hulk rimane una pietra miliare nel panorama dei supereroi televisivi, una serie che ha segnato la fine di un’era e l’inizio di una nuova visione per i supereroi sul piccolo schermo.
In definitiva, L’incredibile Hulk è una serie che rimane impressa nella memoria di molti, un simbolo di quel periodo d’oro delle serie TV dove i supereroi erano una parte essenziale della cultura popolare, ben prima che le moderne tecnologie e i super budget cinematografici rendessero i supereroi mainstream. Per chi ha avuto la fortuna di vederlo in onda, Hulk rappresenta non solo un mostro verde, ma un simbolo di speranza e redenzione, il cui eco è ancora forte nelle serie moderne e nei film.
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