L’impossibile diventa realtà: il realismo locale è morto

I risultati degli esperimenti di Bell hanno dimostrato che la natura non è localmente reale: L’impossibile è diventato realtà.

Per decenni, i fisici hanno dibattuto se la natura sia localmente reale, il che significa che gli oggetti hanno attributi definiti indipendentemente dall’osservazione. Ora, i risultati degli esperimenti di Bell hanno dimostrato che la risposta è no.

Secondo la meccanica quantistica, gli oggetti non hanno proprietà distinte prima della misurazione. Invece, sono in uno stato di sovrapposizione, in cui possono esistere in più stati contemporaneamente. Quando una particella viene misurata, si deposita in uno stato specifico, ma in modo casuale.

Questo è in contrasto con il nostro senso comune di realtà. Se vediamo una mela, sappiamo che è rossa, anche se nessuno la guarda. Ma secondo la meccanica quantistica, la mela potrebbe essere rossa, verde o gialla prima della misurazione.

Gli esperimenti di Bell hanno dimostrato che la natura non è localmente reale. In questi esperimenti, due particelle vengono create in uno stato di sovrapposizione. Quando una particella viene misurata, la seconda particella si deposita immediatamente in uno stato coerente con la prima.

Questo non è possibile se la natura fosse localmente reale. Se le particelle avessero attributi definiti prima della misurazione, non ci sarebbe modo per la seconda particella di sapere cosa ha fatto la prima.

I risultati degli esperimenti di Bell hanno avuto un profondo impatto sulla nostra comprensione della natura. Hanno dimostrato che la realtà è più strana di quanto potessimo mai immaginare.

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