Light Yagami è il protagonista del manga Death Note e delle opere da esso derivate .Il nome giapponese di Light, Raito, vuol dire “Luna”, ma viene esplicitamene inserita la pronuncia in hiragana “Raito”. Nell’opera originale quindi è voluto che il nome sia pronunciato Raito invece di Tsuki, in modo che, trasponendolo in caratteri latini e diventando Light (in inglese “Luce”), il concetto originario a cui richiama non venga modificato. Anche leggendo al contrario il nome in giapponese, cioè invertendo l’ordine dei kanji , si ottiene una seconda chiave di lettura, cioè “divinità notturna”. Light Yagami appare a molti come il perfetto figlio diciassettenne che tutti i genitori vorrebbero avere. È dotato di grandissimo intuito e capacità di memorizzazione, inoltre riesce sempre a prevedere le mosse di tutti coloro che gli sono accanto elaborando in breve tempo delle contromosse che lo portano ad avere sempre la situazione sotto controllo. Le sue grandi doti mentali gli consentono di essere uno studente modello capace di conseguire il massimo dei voti in tutte le materie nel test d’ingresso per l’università
Nel suo piano non incontra ostacoli fino a quando il grande detective Elle decide di occuparsi del caso, dando inizio ad una vera e propria battaglia personale tra due personalità dotate di capacità eccezionali ed abituate ad avere sempre la meglio. Elle, e successivamente Near e Mello, sono gli unici in grado di competere alla pari con Light, tuttavia Light riconosce in Elle il maggiore ostacolo per il suo piano.
Light oltre ad essere molto intelligente è anche un ragazzo molto affascinante, egli è consapevole del fascino e dell’ascendente che esercita su molte ragazze e non esita a “giocare” con le vite delle sue spasimanti Misa Amane e Takada Kiyomi solo per raggiungere i suoi scopi. Afferma anche che, se dovesse rivelarsi necessario, ucciderebbe anche la sua famiglia. Da notare anche come, alla morte del padre, rimanga sconvolto più dal fatto che questi non abbia ucciso Mello, che dalla perdita del genitore.
É fermamente convinto di usare il Death Note per uno scopo nobile, quello di ripulire il mondo dai malvagi, ma quando si sente minacciato elimina senza pietà chiunque voglia fermare Kira, si tratti di criminali o di gente onesta. In realtà l’uso del quaderno e la necessità di dover continuamente ricorrere all’astuzia per sfuggire all’arresto lo hanno gradualmente corrotto, privandolo di ogni scrupolo e inibizione che poteva avere prima di trovare il quaderno. Da notare come nel periodo in cui rinuncia al quaderno e perde ogni ricordo relativo ad esso, torna ad inorridire al pensiero delle azioni di Kira e all’idea di doversi servire di qualcuno per i propri scopi.
Aggiungi commento