Californa: il caso delle foto segnaletiche Lego

La celebre azienda danese produttrice di giochi da costruire, Lego, si è espressa contro l’utilizzo delle teste dei suoi omini per censurare i volti delle persone arrestate dal dipartimento di polizia di Murrieta, in California. In risposta alla legge statale che limita la possibilità di mostrare i volti degli arrestati, il dipartimento aveva adottato l’uso di teste Lego gialle per continuare a condividere foto sulle operazioni di polizia sui social network senza violare la privacy delle persone coinvolte.

Tuttavia, l’azienda Lego ha cortesemente chiesto al dipartimento di polizia di interrompere questa pratica, definendola un utilizzo non autorizzato della sua proprietà intellettuale. Il tenente Jeremy Durrant del dipartimento di polizia di Murrieta ha dichiarato che rispettano e capiscono la richiesta di Lego e sospenderanno l’utilizzo delle teste dei suoi omini per scopi di censura.

La legge californiana impone di rimuovere le foto di persone arrestate per crimini violenti entro 14 giorni e vieta già da tempo la pubblicazione di foto di arrestati per crimini non violenti. Tuttavia, esistono eccezioni per situazioni particolari, come nel caso di persone considerate un pericolo per la sicurezza pubblica. Il legislatore Corey Jackson ha espresso perplessità riguardo alla decisione della polizia di Murrieta, suggerendo che i cittadini potrebbero non approvare l’uso delle teste Lego per censurare le foto delle persone arrestate. A suo parere, la polizia dovrebbe concentrarsi su azioni che possano realmente garantire la sicurezza dei cittadini anziché dedicarsi a pratiche che sembrano aggirare le stesse leggi che dovrebbero far rispettare.

Nonostante la legge californiana si applichi specificamente alle foto segnaletiche scattate in centrale dopo l’arresto, alcuni dipartimenti di polizia continuano a pubblicare foto di persone ammanettate sul luogo del crimine o all’interno di veicoli della polizia. Jackson ha annunciato di aver richiesto chiarimenti legali al dipartimento di Giustizia dello stato e ha sottolineato la necessità di rispettare le leggi anche nelle operazioni di polizia.

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