Le razze e le specie de Il Signore degli Anelli

J.R.R. Tolkien, con la sua straordinaria immaginazione e profonda conoscenza della mitologia e delle lingue, ha creato un universo fantasy che è diventato un pilastro della letteratura mondiale: la Terra di Mezzo. Ne “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”, ha intrecciato una trama epica in cui diverse razze e specie si confrontano, cooperano o combattono per il controllo del potere, contro l’ombra oscura di Sauron. Ogni creatura che popola questo mondo ha una sua storia, un suo carattere e una sua mitologia, contribuendo a rendere la narrazione ancora più ricca e realistica.
I Valar rappresentano una delle due razze degli Ainur, esseri potentissimi creati dalla divinità suprema di Arda, Eru Ilúvatar. In origine erano quindici, tra cui Melkor, il primo Signore Oscuro e incarnazione del male nella Prima Era. Di fatto, i Valar possono essere considerati come dei, dotati di poteri immensamente superiori rispetto a tutte le altre razze, a eccezione di Eru stesso. Durante la Terza Era, i Valar scelsero di rimanere nascosti, probabilmente a causa della devastazione causata dal conflitto con Melkor, che aveva lasciato la Terra di Mezzo in rovina. Comprendendo che un intervento diretto avrebbe solo peggiorato la situazione, i Valar decisero di inviare i loro servitori minori, i Maiar, a occuparsi degli affari del mondo, mentre essi osservavano da lontano. Essenzialmente, i Valar tirano i fili del destino nella storia de “Il Signore degli Anelli”, limitando il loro coinvolgimento alle istruzioni impartite ai Maiar. Sebbene il loro potere sia vasto e incommensurabile, esso è troppo grande per essere esercitato direttamente.

I Maiar, la metà minore degli Ainur, sono anch’essi esseri estremamente potenti. Tra di loro ci sono figure che i fan riconosceranno facilmente, come i Maghi (Istari) e i Balrog. Nella Terza Era, diversi Maiar furono inviati nella Terra di Mezzo per aiutare i popoli liberi contro la minaccia di Sauron, un altro servitore di Melkor che aveva assunto il ruolo di Signore Oscuro. I Maiar inviati furono Gandalf, Saruman, Radagast e i due Stregoni Blu. Sebbene meno potenti rispetto ai Valar, i Maiar ebbero un ruolo più diretto negli eventi della Terra di Mezzo, influenzando notevolmente il corso della storia. Nonostante la loro forza, i Maiar furono istruiti a non interferire direttamente con i loro poteri. Il loro compito era invece di guidare e ispirare gli uomini nella lotta contro Sauron. Saruman il Bianco era il più potente tra loro, capo degli Istari, ma anche Gandalf e il Balrog noto come Flagello di Durin dimostrarono un grande potere. Sebbene siano esseri immortali, i loro corpi fisici possono essere distrutti, come avvenne quando Saruman fu ucciso da Gríma Vermilinguo con un semplice pugnale.

Tra le specie più affascinanti della Terra di Mezzo troviamo le Aquile, maestosi uccelli giganti che spesso intervengono nei momenti cruciali delle storie di Tolkien. Con un’apertura alare che supera i 20 metri, queste creature sono non solo simbolo di potenza fisica, ma anche di saggezza e distacco. Infatti, benché siano in grado di parlare diverse lingue, preferiscono non intromettersi negli affari degli Uomini e delle altre razze, agendo solo in rare occasioni. La loro indipendenza e la loro capacità di volare al di sopra delle montagne più alte, come il Caradhras, le rendono un simbolo di libertà e potenza.

Dalla parte opposta dello spettro morale troviamo le Bestie Alate, creature oscure al servizio dei terribili Nazgûl. Questi esseri, simili ai draghi ma privi dell’intelligenza e del potere di sputare fuoco, volano sopra le armate di Sauron diffondendo terrore con il loro alito fetido e il loro aspetto inquietante. Nella Terza Era, queste bestie divennero cavalcature dei servitori dell’Oscuro Signore, simboleggiando la sua crescente influenza e il suo dominio oscuro sulla Terra di Mezzo.

I Draghi stessi, in particolare Smaug, rappresentano una delle minacce più antiche e potenti di Arda. Creature create da Melkor durante la Prima Era, i draghi sono descritti come esseri malvagi con una pelle coperta da scaglie indistruttibili, ad eccezione di alcuni punti vulnerabili. Queste creature sono sinonimo di avidità e distruzione, con Smaug che occupa un ruolo centrale ne “Lo Hobbit”, dopo aver conquistato Erebor e rubato l’Archengemma.

Gli Elfi sono una delle razze più iconiche della Terra di Mezzo, incarnando bellezza e saggezza nell’opera di Tolkien. Immortali e aggraziati, sono descritti come capaci di camminare senza lasciare tracce e immuni a malattie. Nonostante la loro natura eterea, sono anche guerrieri formidabili. I primi a risvegliarsi nella Terra di Mezzo, lo fecero nel 1050 del Tempo degli Alberi presso il lago di Cuiviénen, in una terra a est. Conosciuti come “Quendi”, “Coloro che hanno voce”, sono chiamati Eldar (Popolo delle Stelle) in Quenya, Edhel in Sindarin e Nímir in Adûnaico. Dopo il risveglio, si divisero in tre gruppi: i Vanyar, i Noldor e i Teleri. I Vanyar e i Noldor raggiunsero Valinor, mentre i Teleri si divisero tra coloro che seguirono Olwë a Valinor e i Sindar, rimasti nella Terra di Mezzo con Elwë e Melian. Gli Elfi si distinguono in Calaquendi (Elfi della luce), Moriquendi (Elfi delle ombre) e Avari, che rifiutarono l’invito dei Valar. I Sindar beneficiarono della luce riflessa di Melian, mentre degli Avari si sa poco.

Una delle creature più affascinanti create da Tolkien sono gli Ent, noti anche come Pastori degli Alberi. Creature antiche e potenti, gli Ent furono creati per proteggere le foreste della Terra di Mezzo. La loro forma, che ricorda quella degli alberi che accudiscono, e la loro saggezza millenaria ne fanno una forza della natura che si oppone alle orde distruttive degli Orchi. Barbalbero, il più famoso degli Ent, gioca un ruolo cruciale nella difesa di Isengard, dimostrando la forza e la tenacia di questa antica razza.

Gli Hobbit, con la loro umiltà e semplicità, sono forse i protagonisti più inaspettati della storia. Abitanti della Contea, questi esseri di piccola statura sono noti per la loro vita tranquilla e pacifica, lontana dagli affari dei grandi del mondo. Tuttavia, è proprio un hobbit, Frodo Baggins, a portare sulle spalle il peso dell’intera Terra di Mezzo, dimostrando come anche i più piccoli possono fare la differenza. La loro resistenza e la loro forza d’animo emergono in modo inaspettato nel corso della vicenda.

I Nani, con la loro statura robusta e la loro invidiabile abilità nella lavorazione dei metalli e delle pietre, sono una delle razze più longeve e resistenti della Terra di Mezzo. Spesso ritratti come fieri e talvolta testardi, i nani sono stati protagonisti di grandi avventure, come quella di Thorin e la riconquista di Erebor. La loro fedeltà alla propria stirpe e la loro tenacia li rendono alleati preziosi, ma anche avversari temibili.

Non possiamo dimenticare i malvagi Nazgûl, gli spettri dell’Anello, un tempo uomini potenti che caddero sotto l’influenza di Sauron attraverso i Nove Anelli del Potere. Questi esseri, divenuti immortali ma privati della loro umanità, sono i servitori più temuti dell’Oscuro Signore, guidati dal Re Stregone di Angmar. La loro presenza rappresenta il terrore incarnato, e la loro scomparsa con la distruzione dell’Unico Anello segna la fine dell’influenza di Sauron sulla Terra di Mezzo.

In questo universo straordinariamente complesso e dettagliato, anche altre creature come gli Olifanti, enormi bestie simili agli elefanti, o gli Uomini, mortali ma capaci di grandi imprese, giocano un ruolo essenziale. Ogni razza, ogni specie, contribuisce a dare vita a una mitologia intricata e affascinante, che ha reso l’opera di Tolkien immortale.

La Terra di Mezzo è molto più di un semplice sfondo per le vicende de “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”. È un mondo ricco di storia, tradizioni e creature che rispecchiano le più profonde aspirazioni, paure e sogni dell’essere umano. Grazie alla sua incredibile attenzione ai dettagli, Tolkien è riuscito a creare un universo che continua ad affascinare e ispirare generazioni di lettori, dimostrando il potere della fantasia e della narrazione epica.

Satyrnet

C'è un mondo intero, c'è cultura, c'è Sapere, ci sono decine di migliaia di appassionati che come noi vogliono crescere senza però abbandonare il sorriso e la capacità di sognare.

Aggiungi commento

Cancella la replica

Your Header Sidebar area is currently empty. Hurry up and add some widgets.

Exit mobile version