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Le origini del pensiero scientifico: il libro che sfida le interpretazioni accademiche

Gli Adelphi

La collana “Gli Adelphi” è una collana economica fondata nel 1989 dall’editore Adelphi. La collana pubblica libri di vario genere, tra cui opere di narrativa, saggistica e poesia. Alcuni dei libri più famosi pubblicati dalla collana includono “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks, “Spillover. L’evoluzione delle pandemie” di David Quammen e “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera. Alcuni dei libri più recenti pubblicati dalla collana includono “Le origini del pensiero scientifico” di Giorgio de Santillana e “Atti umani” di Han Kang.

Giorgio de Santillana

I libri Adelphi sono considerati politicamente scorretti perché sfidano i confini tra le discipline e provocano la rabbia degli esperti e dei fondamentalisti. La ripubblicazione de L’origine del pensiero scientifico di Giorgio de Santillana, un capolavoro sulla storia della scienza che è stato ripubblicato dopo quarant’anni dalla prima edizione ne è un valido esempio. Oggi, l’autore verrebbe probabilmente etichettato come un “complottista” dal CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) e dagli scientisti, ma in realtà fu un genio.

È ormai chiaro che la scienza ha a che fare non solo con la Storia, ma anche con le storie, soprattutto per coloro che hanno letto le nuove frontiere della storia e della sociologia della scienza nell’ambito STS (Science and Technology Studies), un campo interdisciplinare di insegnamento e ricerca accademica che si concentra sull’analisi della scienza e della tecnologia come costrutti sociali complessi con influenze sociali che comportano molteplici questioni epistemologiche, politiche ed etiche. La ripubblicazione con nuova traduzione del saggio di Giorgio de Santillana, Le origini del pensiero scientifico: da Anassimandro a Proclo, ci permette di ricostruire gli inizi della scienza, che sempre più studiosi fanno risalire alla scienza ellenica, alla Grecia, da Anassimandro a Eudosso.

Il libro di de Santillana ci offre anche uno sguardo sulle condizioni di salute della scienza attuale e dell’impresa intellettuale in senso lato. Questo perché l’approccio di de Santillana è sempre stato quello di un ricercatore curioso ed espansivo, in grado di collaborare e ampliare i confini dello studio fino a comprendere sempre nuovi ambiti, mito compreso. In contrasto con i nostri tempi, in cui gli scienziati si limitano al loro campo e i difensori della scienza agiscono a scapito di un vero dialogo tra campi del sapere.

Contaminazioni

De Santillana, fisico di formazione, è stato uno dei più importanti storici della scienza del Novecento a livello internazionale. Docente al MIT ma laureato a Roma, fu assistente e compagno di viaggio di Federigo Enriques, una delle menti italiane più grandi del secolo scorso.
Il nome di Giorgio de Santillana, uno dei più importanti storici della scienza del Novecento, è stato spesso associato a movimenti di indagine e ricercatori considerati complottisti o cospirazionisti. Questo è in parte dovuto al suo lavoro con Herta von Dechend, “Il Mulino di Amleto”, che divenne popolare grazie alla menzione nel volume “Impronte degli dei” di Graham Hancock. Tuttavia, questa associazione è un limite dei suoi detrattori.

Conclusioni

La grande lezione di de Santillana è quella di diffidare dei “cautious contemporaries”, quei ricercatori vigliacchi che nulla concedono alle nuove idee e all’entusiasmo della ricerca. Oggi l’opposizione arriva non solo dall’Accademia, ma anche dai media e dall’opinione pubblica. In un’epoca in cui la ragione è isterica, autori come Giorgio de Santillana offrono un’alternativa razionale in cui l’intelletto riunisce i vari indirizzi di ricerca in un unico grande viaggio planetario.

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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