In Piemonte, c’è un albergo di campagna chiamato Le Marne, le cui stanze sono decorate da fumettisti e illustratori. Questo albergo si trova all’interno della fattoria di Mura Mura, che in passato forniva la frutta per i gelati di Grom. Dopo che il famoso marchio di gelati è stato acquisito da Unilever, i due fondatori Guido Martinetti e Federico Grom hanno deciso di mantenere Mura Mura, un’azienda agricola situata al confine tra Langhe e Monferrato, in un’area dichiarata Patrimonio Unesco, territorio del vino, dei tartufi e delle migliori nocciole al mondo. Un luogo dove i suggestivi paesaggi conservano un legame armonico e indissolubile fra natura, persone, cultura. L’azienda è stata creata per produrre frutta da trasformare poi in sorbetti nelle gelaterie della catena: ora produce vino e da ospitalità ad artisti e creativi.
La tenuta Mura Mura è composta da due cascine, e Guido Martinetti, insieme a sua moglie Martina, ha deciso qualche tempo prima della pandemia di trasformarle in spazi per l’ospitalità: durante i lavori, grazie a un’idea nata insieme all’illustratore e artista Michelangelo Rossino, è stata presa in considerazione l’idea di destinare una parte delle camere della nuova struttura ricettiva a spazi espositivi per opere d’arte. Nonostante gli ostacoli causati dal Covid, il progetto è stato portato avanti ed è ora pronto per il debutto. Il relais prende il nome di Le Marne ed è diviso in due edifici: la Dimora dei Poeti, con stanze dedicate ai grandi letterati piemontesi, e la Dimora degli Artisti, una cascina di 8 stanze in cui altrettanti illustratori hanno realizzato un’opera d’arte, dando così il nome ad ogni stanza. Un luogo magico e fonte di ispirazioni per gli ospiti.. Ogni creativo ha personalizzato le camere senza compromettere il comfort, creando interventi di forte impatto, ma senza esagerare, a differenza di quelle stanze d’artista in cui la creatività mette in secondo piano il comfort alberghiero. Inoltre, grazie a considerevoli investimenti, i materiali, gli oggetti e il design utilizzati per la ristrutturazione di questi spazi rendono il soggiorno particolarmente piacevole. E poi ci sono le opere degli illustratori.
Le sensibilità degli illustratori sono molto diverse: ad esempio, l’elegantissima e leggera suite di Alessandra Scandella ha lavorato sulle tende che separano la camera dalla vallata verde. Al contrario, Michelangelo Rossino ha lavorato sull’intonaco delle pareti dello spazio, lasciando intorno al letto uno scavo fossile che sottolinea come Langhe e Monferrato fossero ricoperte dal mare milioni di anni fa. Anche Paolo d’Altan e Paolo Rui hanno lavorato sulla carta da parati, ognuno con la propria interpretazione. Anna Godeassi ha disegnato direttamente sui muri di una grande suite, creando una serie di tonalità di colore. French Carlomagno, storyboardista e fumettista, ha realizzato tre pareti espositive, mentre Beppe Giacobbe ha lavorato sul pavimento, dedicando il suo lavoro a Venezia e utilizzando il seminato veneziano come materiale. Umberto Grati ha lavorato con disegni preparatori e ha realizzato un grande quadro sul concetto di nuvola, risolvendo abilmente la stanza più piccola della struttura. Gli illustratori raccontano che durante la pandemia hanno lavorato a distanza, con fotografie e video, immaginando le stanze che erano ancora in cantiere. Ma i risultati sono particolarmente convincenti.
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