Dopo il fortunato esordio di Ritual – Una storia psicomagica, nel cui cast figurava anche il noto regista e scrittore cileno Alejandro Jodorowsky, Luca Immesi e Giulia Brazzale firmano una favola nera di forte ispirazione teatrale che, partendo dagli obbrobri della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, vuole dipingere l’orrore di tutte le guerre. L’11 aprile il film Le guerre horrende distribuito da mOOviOOle sarà presentato presso il Cinema Farnese di Roma.
Le Guerre Horrende racconta lo straordinario incontro di tre singolari personaggi: il Capitano, malinconico “scemo di guerra” reduce dal primo conflitto mondiale, artista girovago, esaltato e sognante, ormai ridotto a raccontare le sue storie alle creature del bosco, è aiutato dal suo giovane e strambo Scudiero. I due vivono una bizzarra quotidianità sino all’irrompere di un Soldato ferito, vittima di una totale amnesia. I rapporti si fanno subito intensi: antipatia tra il primo e il nuovo arrivato, sintonia fra il soldato e lo scudiero. La situazione si carica di tensione emotiva fino all’ineluttabile epilogo, tra sconvolgenti rivelazioni e conseguenti colpi di scena. Il bosco, “selva oscura”, diviene labirinto della memoria: nonostante la forsennata ricerca di una mappa per trovare una via d’uscita, l’unica liberazione possibile è proprio nel ricordo e nel racconto delle guerre, anche quelle più assurde..
Il titolo di questa pellicola prende spunto da una frase di Machiavelli che per “horrende” intendeva grandi, straordinarie.La storia narra le vicende del Capitano (Livio Pacella), dello Scudiero (Desireé Giorgetti) e del Soldato (Dario Leone) sullo sfondo della Prima e della Seconda Guerra mondiale, le più cruente che l’umanità abbia finora vissuto.Una piccola grande storia di umano dolore, di quelle che solo la Guerra sa generare al di là della volontà dei suoi protagonisti e che vuole dipingere l’orrore di tutte le guerre.“Nell’anniversario dei cento anni dalla fine della Grande Guerra – dichiarano gli autori – ci sembrava doverosa una riflessione sul conflitto, specialmente in questo momento storico pieno di violenza, caos e atmosfera da fine del mondo. La comunità scientifica, non a caso, accosta quest’epoca presente ai momenti più bui della Guerra Fredda. Il Bulletin of atomic scientists, dal 1947, a seconda della situazione mondiale, posiziona una simbolica lancetta più o meno vicino alla mezzanotte, metafora dell’Apocalisse. Ebbene nel 2018 questa lancetta è arrivata a due minuti allo scoccare della mezzanotte. Non accadeva dal 1953, quando si credeva inevitabile un olocausto nucleare tra Stati Uniti e Unione Sovietica”.
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