Le donne dell’intelligenza artificiale in Italia

Introduzione:

L’intelligenza artificiale (IA) è un campo in rapida crescita che sta rivoluzionando molti settori, e l’Italia non è da meno. In questo articolo, daremo uno sguardo alle donne che stanno contribuendo a dare forma al futuro dell’IA nel nostro paese.

Università e centri di ricerca:

L’Italia vanta un’ampia gamma di donne talentuose che lavorano nel campo dell’IA in ambito universitario e di ricerca. Tra queste, citiamo:

  • Stefania Bandini: docente presso l’Università di Milano Bicocca, si occupa di intelligenza artificiale collettiva per la modellazione e la simulazione di sistemi complessi.
  • Annalisa Barla: docente di informatica presso l’Università di Genova, si concentra sull’applicazione dell’apprendimento automatico e dell’IA per la comprensione e la visualizzazione di dati complessi.
  • Sara Bernardini: docente presso l’Università La Sapienza di Roma e la Royal Holloway University of London, è responsabile della ricerca su IA e Data Science presso il National Oceanography Center di Southampton.
  • Monica Bianchini: docente presso l’Università di Siena, si occupa di machine/deep learning per dati strutturati, bioinformatica ed elaborazione di immagini.
  • Francesca Buffa: docente presso l’Università Bocconi, applica l’intelligenza artificiale alle scienze della vita, in particolare alla genomica e alla trascrittomica.

Politica e cultura:

Anche nel mondo della politica e della cultura, le donne stanno assumendo un ruolo di primo piano nel dibattito sull’IA. Tra le figure più note, troviamo:

  • Viviana Acquaviva: astrofisica, data scientist ed esperta di machine learning, è membro della Commissione per l’IA formata dal Governo.
  • Anna Ascani: Vicepresidente della Camera, è promotrice della “Legge sulla trasparenza dei contenuti generati dall’AI”.
  • Anna Maria Bernini: Ministro dell’Università e della Ricerca, sottolinea l’importanza di un’IA fondata sull’uomo e sulla persona.
  • Maria Chiara Carrozza: Presidente del CNR, esperta di bioingegneria e neurorobotica, è membro della Commissione per l’IA formata dal Governo.

Aziende:

Le donne ricoprono ruoli di leadership anche in diverse aziende italiane che operano nel campo dell’IA. Tra queste, citiamo:

  • Susana Rodriguez Escudero: Chief Digital & Marketing Officer in L’Oréal Italia.
  • Marina Geymonat: Director, Enterprise Data, AI & Analytics, Capgemini Invent Italy.
  • Carla Masperi: Chief Executive Officer di SAP Italia.
  • Nicoletta Mastropietro: Direttore di Innovation, Digital e R&D del Gruppo A2A.
  • Marzia Polito: Software engineer lead a Google, specializzata in geometria algebrica, computer vision e machine learning.

Startup:

L’Italia è un terreno fertile per le startup innovative, e molte di queste sono guidate da donne. Tra le startup più interessanti, troviamo:

  • U-Care: sviluppa dispositivi medici digitali basati su AI e analytics per la gestione dei pazienti in rianimazione.
  • Translated: offre traduzioni professionali create da esperti con il supporto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale.
  • Brandplane: ha sviluppato un’applicazione in cloud per facilitare i contenuti di marketing aziendale.
  • Syndiag: crea strumenti di ginecologia digitale per supportare i medici nell’interpretazione oggettiva delle ecografie di controllo.
  • Plinio.Ai: propone un software per il controllo di gestione automatizzato.

Conclusione:

Le donne che abbiamo citato in questo articolo sono solo alcuni esempi delle tante che stanno contribuendo allo sviluppo dell’IA in Italia. Il loro lavoro è fondamentale per costruire un futuro in cui l’IA sia utilizzata in modo responsabile e inclusivo.

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *