Le avventure di Buckaroo Banzai nella quarta dimensione

Il capolavoro “Ready Player One, è stato un vero e proprio film-tributoo della cultura pop anni 80: ricco di citazioni e riferimenti, tra di queste non è sfuggita la sequenza nella quale Parceval si pavoneggia davanti allo specchio cercando l’abito adatto per l’appuntamento con Artemis, scegliendo l’abito definito “Buckaroo Banzai” … ma a cosa si riferiva?

Semplice, al protagonista di “The Adventures of Buckaroo Banzai Across the 8th Dimension” arrivato qui in Italia con il titolo di “Le avventure di Buckaroo Banzai nella quarta dimensione”, un film uscito quarant’anni fa, il 15 agosto 1984, diretto da W. D. Richter di cui è anche il produttore esecutivo della pellicola; il tutto ruota attorno alla figura di Buckaroo Banzai, un personaggio dalle mille doti, pilota, scienziato, cantante rock, che insieme al suo gruppo di amici e collaboratori vive mille avventure. a questo film appartenente al filone Fantascienza/avventura, hanno partecipato un bel cast di celebrità, come Christopher Lloyd, famoso per aver interpretato “Doc” in “Ritorno al Futuro” e Fester Addams ne la “Famiglia Addams”, Peter Weller interprete del cyborg-poliziotto in “Robocop”,  Jeff Goldblum protagonista de “la Mosca”, “Jurassic Park” e la serie televisiva “Criminal Intent” e naturalmente Peter Weller protagonista del primo Robocop delgli anni 80.

Durante un esperimento, il famoso scienziato Buckaroo Banzai, decide di collaudare un’apparecchiatura che gli posa consentire di attraversare le dimensioni, infatti egli si dirige a tutta velocità contro una montagna a bordo del suo veicolo automobilistico dove ha installato il suo congegno interdimensionale, davanti ad una folla di curiosi in trepidante attesa. Dopo aver attivato il dispositivo e sotto gli occhi di tutti l’auto di Banzai passa da parte a parte la montagna bersaglio uscendone incolume dimostrando la riuscita dell’esperimento. Durante la conferenza stampa, Buckaroo davanti a tutti i giornalisti e gli scienziati scettici, mostra un oggetto che si era incastrato nel suo veicolo, provando dopo aver mostrato le analisi effettuate, che esso non è di origine terrestre, ma proveniente da un’altra dimensione, lasciando tutti a bocca aperta.La grande impresa di Buckaroo Banzai, però scatena tutta una serie di eventi, infatti all’interno di un ospedale psichiatrico, John Whorfin un ex fisico segue la conferenza di Buckaroo con morboso interesse, infatti decenni prima egli stesso aveva tentato un esperimento analogo, che dopo il suo fallimento lo portò alla pazzia. Dopo aver seguito la trasmissione, John Whorfin decide di evadere dall’istituto mentale e dopo aver lasciato una scia di cadaveri, fugge dirigendosi verso una meta misteriosa.Frattanto nelle immensità dello spazio un’astronave spaziale si avvicina pian piano al pianeta Terra, da essa si sgancia una navicella che si avvicina all’Istituto/abitazione di Buckaroo Banzai, da dove ne esce un alieno con fattezze umane. Nel frattempo durante una visita guidata all’interno dell’Istituo Buckaroo, durante il quale esso è aperto al pubblico per permettere di poter vedere da vicino i vari congegni e veicoli del famoso scienziato, Banzai scopre che tra i visitatori si nascondono degli alieni, con intenzioni non proprio amichevoli, che mescolandosi tra la folla speravano di poter rubare il congegno intradimensionale; dopo un aspra lotta, i due alieni riescono a fuggire portandosi dietro il congegno. Nel frattempo John Whorfin, riesce a raggiungere la sua meta, un’azienda di telecomunicazioni situata in una piccola cittadina nell’entroterra americano, giunto sul posto, viene riconosciuto non solo dai dipendenti dell’azienda, ma anche dai pochi abitanti della cittadina come il loro capo supremo, infatti  John Whorfin, durante il suo esperimento di trasporto interdimensionale, quello che tutti credevano fallito, in realtà, egli venne posseduto da un alieno proveniente da quella dimensione, aprendo per breve periodo un varco che consentì non solo a lui ma anche ad altri di giungere nella nostra dimensione. Intanto Buckaroo cercando di capire lo scopo del furto da parte degli alieni, alleati di  John Whorfin, viene avvicinato dal passeggere della navicella discesa prima, qui gli confessa a Buckaroo che lui è un messaggero da parte della regina del Pianeta 10, e che decenni prima tale pianeta era sull’orlo di una guerra civile, dopo vari scontri, riuscirono a catturare tutti i rivoltosi il cui capo è appunto  John Whorfin, e che vennero rinchiusi in una prigione interdimensionale per non nuocere più a nessuno; avendo notato che la prigione è stata violata dall’invenzione di Buckaroo Banzai, la Regina del Pianeta 10, ha inviato un’astronave da guerra con un ultimatum, giudicando i terrestri rei di aver liberato il peggiore criminale della galassia, hanno ventiquattro ore di tempo per rinchiudere o neutralizzare  John Whorfin e i suoi accoliti, oppure la Terra verrà distrutta per arginare il pericolo. Buckaroo coi suoi compagni Perfect Tommy, Reno Nevada e New Jersey, si mettono subito sulle tracce del nemico, dopo varie peripezie raggiungono la base di  John Whorfin, mentre questi stava per utilizzare il congegno di Buckaroo per poter infrangere la prigione interdimensionale e liberare completamente la sua armata e conquistare non solo il Pianeta 10 ma tutto l’universo, però l’intervento di Buckaroo impedisce la realizzazione del suo piano che quindi cerca la fuga su un astronave, ma Buckaroo cercando vendetta per la perdita di alcuni dei suoi compagni caduti in battaglia lo insegue e lo distrugge definitivamente. Finito lo scontro che vede vittorioso Buckaroo Banzai, la regina fa allontanare l’astronave da guerra inviata a distruggere il pianeta come nei patti, la Terra è così salva e Buckaroo Banzai festeggiano il gioioso evento a colpi di Rock and Roll.

Un film di fantascienza, pieno di azione, colpi di scena con un tono ironico e ricco di momenti divertenti, con una bella miscellanea di attori che sono riusciti tutti ad avere un loro ruolo senza rimanere in disparte dando uno spessore ai loro personaggi in egual misura senza rubarsi la scena a vicenda.

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