Nel folklore giapponese, i demoni occupano un posto centrale nelle storie e nelle credenze popolari. Due dei demoni più famosi e affascinanti della tradizione giapponese sono gli Oni e Lamù. Queste creature sovrannaturali, spesso rappresentate con sembianze umane ma dai tratti mostruosi, hanno affascinato generazioni con le loro storie ricche di mitologia e significato simbolico. Le storie di Oni e Lamù si sono intrecciate in molte leggende e racconti popolari nel corso dei secoli. Nelle narrazioni tradizionali giapponesi, gli Oni sono spesso raffigurati come nemici dei valori morali e spirituali, sfidati da eroi coraggiosi. Lamù, d’altra parte, rappresenta una figura seducente e misteriosa che attira gli uomini nella sua trappola. Queste figure sono spesso usate come metafore per rappresentare i pericoli e i desideri che possono minacciare la vita degli individui. Gli Oni e Lamù hanno lasciato un segno indelebile sulla cultura giapponese. Sono apparsi in numerose opere d’arte, tra cui dipinti, stampe e sculture. Inoltre, hanno influenzato il teatro tradizionale giapponese, come il teatro Noh e il Kabuki, in cui sono spesso rappresentati con maschere elaborate. La loro presenza può essere riscontrata anche nell’arte contemporanea, nel cinema e nei fumetti.
Gli Oni
Gli Oni sono demoni tipicamente descritti come esseri giganteschi, forti e spesso terrificanti. Nella tradizione giapponese, sono spesso raffigurati con la pelle rossa o blu, corna, bocche mostruose e occhi spalancati. Gli Oni sono associati ai regni dell’inferno o ad altre dimensioni demoniache. Nonostante la loro reputazione temibile, gli Oni non sono sempre malvagi; alcune leggende narrano di Oni che si sono redenti o che hanno dimostrato una certa gentilezza. Tuttavia, nella maggior parte delle storie, sono considerati come creature maligne, spesso impiegati come simboli di forza bruta e violenza.
Lamù
Lamù, a volte chiamata anche “Lamia” o “Lamya”, è una figura mitologica presente in diverse culture del mondo, tra cui la tradizione giapponese. Nel contesto giapponese, Lamù è spesso rappresentata come una demone femminile, affascinante e seducente. Le sue origini possono essere rintracciate nella tradizione delle “yōkai”, creature sovrannaturali che popolano l’immaginario giapponese. Lamù è nota per la sua bellezza irresistibile, che attira gli uomini nella sua rete e li seduce. Può assumere molte forme, ma è spesso associata a un serpente o a una donna metà umana e metà serpente. La sua figura incarna la sensualità, il pericolo e la tentazione.
I Tengu e i sukiyaki
I tengu sono una speciale razza di uomini corvo molto famosa nela tradizione nipponica. Sembra che i tengu fossero stati scelti per custodire i segreti delle arti marziali e racconti e leggende narrano che persino i temuti ninja hanno imparato da loro le tecniche di combattimento. Alcuni tengu preferiscono camuffarsi da umani, ma il loro becco li obbliga ad indossare una maschera con un naso piuttosto evidente. Ecco anche il motivo per cui queste creature vengono chiamate “folletti dal lungo naso”.
Essendo il Giappone un’ isola, l’alimentazione in questo Paese è costituita principalmente da pesce e verdura. La carne, quindi, è molto costosa e sono da ritenersi pregiati i piatti composti da questo alimento che da noi è quasi alla base dell’ alimentazione. Il sukiyaki, sono tante piccole bistecche di manzo e la tradizione vuole che vengano servite in tavola crude, in un grande piatto, dove poi ognuno può prelevare con le classiche bacchette; al centro della tavola (su cui è posizionato un fornello) si trova una grande padella comune, nella quale, per tutta la durata del pasto, continua a ribollire un brodo a base di soia: è proprio lì che ci si può cuocere le proprie bistecche. Il pasto è completato dal contorno, costituito da un vassoio pieno di verdure miste che possono essere mangiate crude o cotte insieme al sukiyaki. Questa particolare pietanza si può trovare anche nei ristoranti giapponesi presenti in Italia.
Differenze tra shintoismo e buddismo
Il buddismo si basa sul silenzio, la meditazione e sull’utilizzo di colori spenti come il nero e il marrone, mentre lo shintoismo è la dottrina chiassosa, cioè che richiama l’attenzione delle divinità tramite gong, campane, sonagli e applausi e i colori usati sono il bianco e il rosso. Un’altra differenza fra queste due dottrine è data dalle divinità che la caratterizzano: il Buddismo segue un unico “illuminato” (Buddha), mentre lo Shintoismo, chiamata anche religione dai mille dei, si basa sul concetto che ogni cosa esistente possegga uno spirito vitale e viceversa. In passato queste due filosofie erano in contrasto tra loro, ma oggi è possibile che una persona segua nello stesso tempo le due dottrine.
Urusei Yatsura: Lamù nella cultura Pop
Il manga “Urusei Yatsura“, in italia conosciuto come “Lamù”, di Rumiko Takahashi, è la più famosa opera a fumetti che presenta una connessione con gli oni. La storia ruota attorno al personaggio di Lamù, una ragazza extraterrestre proveniente dal pianeta Oni, che si schianta sulla Terra e si innamora di un ragazzo di nome Ataru Moroboshi. Lamù stessa è una demone seducente e misteriosa, che mostra spesso caratteristiche tipiche degli oni nella mitologia giapponese. Attraverso il personaggio di Lamù, Takahashi introduce il folklore degli oni nella narrazione, creando una combinazione unica di elementi sovrannaturali e romantici che hanno contribuito al successo del manga.
Conclusioni
Gli Oni e Lamù sono demoni affascinanti che hanno alimentato l’immaginario giapponese per secoli. Sono figure ricche di simbolismo e significato, rappresentanti di aspetti dell’umanità come la forza, la violenza, la seduzione e la tentazione. La loro presenza nel folklore e nella cultura popolare giapponese testimonia l’importanza delle tradizioni e delle credenze nella società nipponica. Continuano a ispirare artisti e scrittori, mantenendo viva la loro eredità nel panorama culturale contemporaneo.
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