Nel vasto universo del cinema, pochi film possono vantare la stessa aura di incanto e meraviglia che avvolge “Labyrinth – Dove tutto è possibile”, il capolavoro fantasy del 1986 diretto da Jim Henson. La pellicola, che ha saputo conquistare generazioni con la sua fusione unica di pupazzi, magia e la straordinaria performance di David Bowie nei panni di Jareth, il leggendario Re dei Goblin, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema. Ora, a distanza di decenni dalla sua uscita, il film sta per ricevere una nuova vita grazie a un progetto di remake che promette di portare una ventata di freschezza in questo universo fantastico.
La notizia del remake di Labyrinth ha iniziato a circolare con insistenza nei mesi scorsi, scatenando l’entusiasmo dei fan e dei critici. Inizialmente, il progetto sembrava affidato a Mike Flanagan, il regista acclamato per il suo talento nel creare atmosfere inquietanti e nel rinnovare il genere horror, con film e serie come Oculus, Doctor Sleep e le acclamate The Haunting of Hill House e Midnight Mass. Flanagan, con il suo approccio impeccabile alla narrazione visiva, avrebbe potuto reinventare il mondo di Labyrinth per una nuova generazione, regalando al pubblico una versione contemporanea del film originale.
Tuttavia, la situazione ha preso una nuova piega quando è emerso che, a sorpresa, Flanagan è stato sostituito da Robert Eggers, il regista di Nosferatu e The Witch. Il regista statunitense, recentemente candidato con ben quattro nomination agli Oscar 2025 per il suo remake del “primo vampiro”, lavorerà alla sceneggiatura insieme a Sjón, mentre tra i produttori ci saranno Chris Columbus, Eleanor Columbus e Lisa Henson, con Brian Henson nel ruolo di produttore esecutivo.
L’annuncio ha scatenato una serie di interrogativi tra i fan: cosa cambierà con il suo arrivo alla direzione? Eggers, noto per il suo stile dark e crudo, potrebbe portare un tono completamente diverso al remake, infondendo la sua visione unica nel mondo creato da Henson. Mentre il progetto continua a evolversi, le voci su una possibile nuova incarnazione del leggendario Jareth, magari con Tom Hiddleston nel ruolo del Re dei Goblin, hanno alimentato ulteriori speculazioni. Tuttavia, queste rimangono per il momento solo voci non confermate, destinate a suscitare il dibattito tra i fan più appassionati.
«Con rischi indicibili e traversie innumerevoli io ho superato la strada per questo castello oltre la città dei Goblin, per riprendere il bambino che tu hai rapito. La mia volontà è forte come la tua e il mio regno altrettanto grande. Non hai alcun potere su di me!»
Il film originale, purtroppo, non ebbe un grande successo commerciale al momento della sua uscita. Tuttavia, nel corso degli anni è riuscito a conquistare un posto speciale nel cuore degli appassionati di cinema grazie alla sua straordinaria combinazione di design, effetti pratici, scenografie mozzafiato e una sceneggiatura scritta da Terry Jones dei Monty Python. La performance iconica di David Bowie nel ruolo di Jareth, con la sua presenza magnetica e la sua colonna sonora memorabile, ha contribuito a fare di Labyrinth un cult. La sua figura, in particolare, è rimasta scolpita nella memoria collettiva come un esempio perfetto di come l’arte e la musica possano fondersi in maniera straordinaria, creando un personaggio che non è solo un antagonista, ma una figura affascinante e indimenticabile.
Le speculazioni su un possibile sequel o remake di Labyrinth circolavano da anni, con registi come Fede Álvarez e Scott Derrickson che inizialmente esploravano l’idea. Alla fine, il progetto è passato nelle mani di Eggers, suscitando incertezze tra i fan riguardo alla possibilità di creare una nuova versione che mantenga la magia dell’originale e, soprattutto, l’eredità di Bowie come Jareth. Nonostante l’entusiasmo per il remake, molti temono che nessun attore possa sostituire Bowie, e la possibilità di utilizzare CGI per rimpiazzarlo preoccupa ulteriormente. Tuttavia, il remake potrebbe offrire l’opportunità di introdurre il mondo di Labyrinth a una nuova generazione, pur rispettando l’eredità del film del 1986. Con Eggers alla regia, resta da sperare che il progetto non solo omaggi l’originale, ma lo renda ancora una volta un capolavoro cinematografico.
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