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Star Wars: Visions 3 – ritona la serie antologica nella Galassia lontana lontana

Star Wars: Visions è uno di quei progetti che, sin dalla sua prima apparizione nel 2021, ha avuto il coraggio di osare. Un’antologia animata che ha sfidato le regole della narrazione canonica per esplorare l’universo di Guerre stellari da prospettive completamente nuove, artistiche, intime e profondamente emozionali. E ora, con l’annuncio della terza stagione in arrivo nel 2025 su Disney+, il mio cuore di fan vibra ancora una volta all’unisono con la Forza. La notizia più recente che ha scatenato la mia curiosità è la diffusione della primissima immagine ufficiale tratta da uno degli episodi inediti, intitolato semplicemente Black. Una visione psichedelica e viscerale, diretta da Shinya Ohira, già presentata in anteprima durante l’Annecy Festival. L’immagine, che potete trovare in fondo all’articolo, è un caleidoscopio visivo che promette di essere solo l’inizio di un viaggio interiore e visionario. Il protagonista? Uno Stormtrooper. Ma non uno qualunque: un soldato imperiale al limite della sconfitta, tormentato, dilaniato da un conflitto interiore che sembra trascendere il tempo e lo spazio. Secondo la descrizione ufficiale, ci aspetta una battaglia tra passato e presente, luce e oscurità, vita e morte. Sembra quasi una danza lisergica della coscienza, dove la mente del personaggio si fonde con l’estetica esplosiva dell’animazione giapponese.

Ed è proprio questa fusione tra cultura giapponese e mito occidentale che continua a rendere Visions qualcosa di unico. Il progetto nasce dalla volontà di Lucasfilm di lasciare totale libertà creativa a diversi studi d’animazione, molti dei quali già celebri per capolavori come Haikyu!!, Delicious in Dungeon, Evangelion 3.0+1.0, Attack on Titan. E anche questa volta, per la terza stagione, torneranno a prestare la loro arte studi come Production I.G, Kamikaze Douga, WIT Studio, TRIGGER, e molti altri. Il risultato sarà, come sempre, un mosaico eterogeneo di stili, atmosfere e poetiche diverse, tutte però radicate in quell’universo così familiare e amato.

Durante l’ultima Star Wars Celebration in Giappone, Lucasfilm ha finalmente confermato che Visions tornerà con nuovi episodi su Disney+ il 29 ottobre. Ma non è finita qui. Tra le sorprese più entusiasmanti per chi, come me, si era già affezionata a certi personaggi apparsi nei primi corti, ci sarà il ritorno di alcuni racconti in forma di sequel. The Duel: Payback e The Lost Ones riprenderanno le fila narrative lasciate aperte in The Village Bride. E poi, la notizia che mi ha fatto letteralmente sobbalzare sul divano: The Ninth Jedi avrà una vera e propria serie spin-off.

Ricordo ancora perfettamente la sensazione che mi lasciò l’episodio The Ninth Jedi: poetico, profondo, quasi mitologico. Kara, la giovane figlia di un fabbro di spade laser, era una protagonista straordinaria. In quel mondo, il colore della lama era determinato dalle emozioni dell’utilizzatore, una trovata narrativa potente, capace di dare nuova vita alla simbologia del cristallo Kyber. L’episodio era firmato da Kenji Kamiyama, che ha annunciato con emozione la nuova serie Star Wars: Visions Presents – The Ninth Jedi, ringraziando i fan per l’affetto dimostrato verso i personaggi di Kara e del Maestro Jedi Juro. La loro storia proseguirà nel corto Child of Hope, che farà da ponte verso la nuova serie in arrivo nel 2026.

Pensare a come Visions abbia evoluto il linguaggio di Star Wars mi fa riflettere sul potere delle storie raccontate attraverso le lenti della diversità culturale. È come se la saga si fosse specchiata nel cuore dell’animazione giapponese, ritrovando se stessa in una forma più pura, più onirica. Ogni corto è un piccolo haiku galattico, un’esplorazione di ciò che significa davvero essere Jedi, Sith, o semplicemente esseri umani.

Ecco perché non vedo l’ora che arrivi il 2025. Perché Visions non è solo intrattenimento: è un’esperienza, un atto d’amore per Star Wars e per l’arte dell’animazione. Una dichiarazione di libertà creativa che, nel suo piccolo, riesce ancora a farci sognare tra le stelle.

Redazione

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