Dopo aver collaborato a diverse produzioni RAI e a pressoché tutti i lungometraggi animati italiani diventati famosi,
Yoshiko Watanabe si è dedicata, negli ultimi due anni, alla creazione di “
La Storia di Sayo” edito da Kappa edizioni questo fumetto, con la collaborazione di Giovanni Masi per la sceneggiatura.
Opera biografica, sulle vicissitudini della sua famiglia, al termine della Seconda Guerra Mondiale: come Art Spiegelman, che illustrò l’esperienza del padre nel campo di sterminio di Auschwitz, con Maus, Watanabe racconta la storia dei genitori e la sua, mandati come coloni civili, in quello che venne chiamato “lo stato fantoccio del Manchukuo”, colonia giapponese in Cina dal 1931 al 1945. Con la fine della guerra l’Unione Sovietica invase quello stato nello stato e, mentre militari e funzionari nipponici furono fatti rientrare in patria, circa 850.000 civili vennero abbandonati, in balia dell’Armata Rossa. Nonostante il programma di rimpatrio della popolazione giapponese tra il ’46 e il ’47, i civili nipponici si trovarono in una situazione difficile, scontrandosi con l’ostilità dei cinesi, motivata dagli orrori perpetrati dall’esercito del Manchukuo sulle popolazioni autoctone, e dei russi, con i quali il Giappone era in contrasto dagli inizi del secolo.
La storia è quella di ogni popolazione civile di un paese in guerra, vittima sacrificale e ultima preoccupazione per chi governa. Nonostante questo Watanabe-san tiene a precisare che questa non vuole essere un’opera accusatoria sulle responsabilità politiche, ma una testimonianza di vita che non va persa, con l’inevitabile scomparsa di chi l’ha sperimentata sulla propria pelle, sottolineando, ancora una volta, il ruolo e l’importanza universale della memoria storica, a prescindere dal contesto geografico e culturale.
Yoshiko Watanabe è nata a Tokyo, dove si è laureata all’Accademia di Belle Arti come scenografa e arredatrice. Dal 1963 al 1972 ha lavorato alla MUSHI PRODUCTION, il primo grande studio di cartoni animati in Giappone, fondato dal padre dei manga Osamu Tezuka. In questo periodo, Yoshiko è sua assistente sia per i fumetti sia per l’animazione, collaborando a opere come KIMBA IL LEONE BIANCO e LA PRINCIPESSA ZAFFIRO. Nel 1973 arriva in Italia, dove lavora tutt’oggi come animatrice: ha collaborato ai lungometraggi LA FRECCIA AZZURA, LA GABBIANELLA E IL GATTO, JOHAN PADAN e AIDA.
Giovanni Masi è nato a Roma nel 1980. Ha esordito nel 1996 come sceneggiatore di fumetti, e da quel momento non ha più smesso di scrivere. Laureato in Scienze della Comunicazione, ha lavorato come storyeditor, sceneggiatore e producer nel campo dell’animazione, collaborando con Cinecittà, Rainbow CGI, Red Whale e Rai Fiction. Ha pubblicato fumetti per bambini e miniserie per il mercato americano.