Sarah Mustafa, scrittrice di talento originaria di Pavia, inizia la sua carriera letteraria con un romanzo avvincente che porta i lettori in un viaggio ricco di mistero, passione e segreti nascosti nel passato. Pubblicato dalla casa editrice napoletana Homo Scrivens, il libro segna il debutto di Mustafa nell’editoria, distinguendosi per la sua ricca narrativa intrisa di storia e cultura.
Leyla, una studentessa italo-palestinese, decide di svolgere il suo stage universitario in Giordania. La sua motivazione per tornare al luogo della sua infanzia non è un semplice sentimento nostalgico, ma piuttosto un bisogno impellente: scoprire la verità sulla morte di una giovane avvenuta quasi sessant’anni prima, in cui è coinvolta una donna dai capelli rossi che potrebbe essere Farida, sua nonna. Nella sua ricerca della verità, Leyla torna al campo profughi in cui è cresciuta e, con l’aiuto della cugina Iman, cerca di ricostruire gli eventi partendo dalla Nakba palestinese. La sua indagine si spinge fino a mettere in pericolo Gabi, un ragazzo israeliano con cui ha stretto un sincero rapporto di amicizia, nonostante le loro diverse origini. Il rapimento di Gabi aggiunge ulteriore mistero alla vicenda.
La trama del romanzo si sviluppa attraverso i ricordi della Nakba palestinese, illuminando eventi storici fondamentali che hanno plasmato il destino di intere comunità. Mentre Leyla sprofonda nel cuore del mistero, il suo legame con Gabi viene messo alla prova, conducendo a un climax avvincente e pieno di suspense. “La spia ha i capelli rossi” è non solo un romanzo di suspense, ma anche una riflessione profonda sull’identità, la memoria e le relazioni umane. Sarah Mustafa ha saputo amalgamare abilmente elementi di storia, cultura e intrighi per creare un’opera letteraria coinvolgente e memorabile.
Sarah Mustafa, nata a Pavia nel 1979, si è laureata in Scienze Politiche con specializzazione in studi politici internazionali nel 2006. Ha trascorso la sua infanzia e adolescenza in un campo profughi palestinese in Giordania, vivendo con la famiglia del padre e sperimentando di persona la realtà che racconta nei suoi scritti. Oggi Sarah divide il suo tempo tra Italia e Medio Oriente, tenendo sempre una penna e un taccuino a portata di mano.