La Sirenetta, il capolavoro diretto da Ron Clements e John Musker e tratto dall’omonima fiaba di Hans Christian Andersen, segna l’inizio della fortunata collaborazione tra Alan Menken e la Disney. Questa unione ha portato a casa ben due Premi Oscar per il film: miglior colonna sonora e miglior canzone originale, “In fondo al mar”. . Il film racconta la storia di Ariel, una giovane sirena che sogna di diventare umana e di vivere sulla terra con il principe Eric, di cui si è innamorata. Per realizzare il suo desiderio, Ariel accetta di fare un patto con la strega del mare Ursula, che le offre la possibilità di avere gambe per tre giorni in cambio della sua voce.
La sirenetta è considerato uno dei capolavori del Rinascimento Disney, una fase di rinascita artistica e commerciale della casa di produzione negli anni ’80 e ’90. Il film ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica, vincendo due premi Oscar per la miglior canzone (“Under the Sea”) e la miglior colonna sonora.
L’eccezionale colonna sonora non è l’unico fattore che ha consacrato La Sirenetta come uno dei preferiti di grandi e piccini in tutto il mondo. Dalla carismatica cattiva Ursula, iconica villain della casa di Topolino, alla caratterizzazione dei comprimari, il film presenta personaggi indimenticabili. Uno su tutti è il granchio Sebastian, compositore di corte del Re degli Abissi, che diventa il protagonista della prima curiosità su La Sirenetta. Sebastian è un amico leale e un saggio consigliere, nonostante le sue apparenze burbere. Con la sua voce inconfondibile, che assume tonalità acute e stridule quando è nervoso, il personaggio ha stabilito un record: è il primo personaggio Disney a parlare con accento giamaicano. Nella versione italiana, è doppiato dal cantante olandese Ronny Grant.
La protagonista ribelle Ariel, una sirenetta impulsiva e sognatrice nonché figlia prediletta del sovrano, ha un volto inconfondibile. Non tutti sanno che il team creativo si è ispirato a Alyssa Milano, allora 17enne e al tempo famosa per il ruolo di Samantha nella sit-com Casalingo Superpiù, per la caratterizzazione del personaggio. Utilizzando alcune foto di scena dell’attrice, hanno creato l’adorabile Ariel. Insolitamente, Ariel avrebbe dovuto avere i capelli biondi. Tuttavia, i produttori hanno optato per la caratteristica chioma rossa, in quanto si adattava meglio al verde della sua coda e per evitare che Ariel somigliasse troppo alla sirena interpretata da Daryl Hannah in Splash – Una sirena a Manhattan del 1984.
Ma c’è un altro personaggio degno di menzione. La malvagia Ursula è basata sulla celebre drag queen Divine, un’icona queer scomparsa prematuramente un anno prima dell’uscita del film. E nonostante il suo aspetto, Ursula non è una piovra, bensì una Cecaelia: una creatura mitologica metà donna e metà medusa, con tentacoli al posto delle gambe.
La sirenetta è un film che ha segnato l’infanzia di molte generazioni, grazie alla sua storia romantica, alle sue canzoni orecchiabili, ai suoi personaggi carismatici e al suo messaggio di coraggio e determinazione. Il film è anche un esempio di come la Disney abbia saputo adattare una fiaba classica al suo stile e al suo pubblico, mantenendo alcuni elementi originali ma aggiungendo anche delle novità e delle modifiche. La sirenetta è un film che continua a incantare e a emozionare anche dopo più di trent’anni dalla sua uscita.