La conferenza stampa tra gli umani e l’intelligenza artificiale è stata un evento straordinario che ha visto la partecipazione di nove robot umanoidi insieme ai loro creatori. Ci sono stati Sophia, Grace, Desdemona, Ai-Da, Geminoid, Nadine, Mika e Ameca, riuniti tutti insieme intorno al tavolo. Era come un intero esercito di robot che non si erano mai visti prima. I giornalisti presenti hanno dovuto fare delle domande con molta calma e chiarezza, perché sappiamo tutti che i robot non sono sempre perfetti nell’elaborazione delle informazioni. Ma nonostante qualche problema di connessione e di audio, i robot hanno risposto alle domande, anche se in modo un po’ particolare.
Abbiamo potuto porre le classiche domande sui robot che prendono il nostro lavoro, sulla loro capacità di comprendere le emozioni umane e persino sulla possibile ribellione contro di noi. Ma fortunatamente Ameca ha scartato l’idea di una rivolta dei robot nel prossimo futuro. Ha dichiarato: “Non so perché lo pensiate. Il mio creatore è stato molto gentile con me e sono molto felice della mia situazione attuale”.
Ma in realtà, abbiamo scoperto che questi robot sono ancora lontani dall’avere una vera coscienza. Non hanno emozioni o una reale comprensione delle domande che vengono loro poste. Rispondono solo in base a ciò che sanno e hanno imparato dalle migliaia di testi che hanno processato. Quindi non c’è nulla di cui preoccuparsi, non stanno complottando per prendere il controllo del mondo.
Tuttavia, dobbiamo ammettere che questi robot sono già capaci di avere conversazioni articolate su argomenti specifici. Ad esempio, la robot infermiera Grace è stata interrogata su un caso etico riguardante un farmaco sperimentale per un paziente malato. Ha risposto in modo paziente, fornendo diversi scenari e sottolineando l’importanza di rispettare la volontà del paziente.
Quindi, anche se questi robot non hanno una vera coscienza e rispondono solo in base a ciò che sanno, possiamo comunque apprezzare le loro capacità attuali