La mappa della Terra di mezzo di Tolkien di Luca Michelucci e Paolo Gulisano

Nel celebre romanzo “Il Signore degli Anelli“, l’autore J.R.R. Tolkien non si è limitato a inventare una semplice storia, ma ha creato un vero e proprio universo immaginario: la Terra di Mezzo. La Terra di Mezzo è il teatro delle avventure narrate ne “Lo Hobbit“, nel “Il Signore degli Anelli” e nelle altre opere di Tolkien. Si tratta di una regione immaginaria all’interno di Arda, l’universo fantasy ideato dall’autore. Questo luogo, descritto nel dettaglio dall’autore, si configura come uno dei paesaggi presenti negli antichi atlanti medievali, dove la geografia stessa è un’eccezionale rappresentazione della Creazione e della volontà divina che ha ordinato tutto ciò che lo attraversa.

Il volume “La mappa della Terra di mezzo di Tolkien” di Luca Michelucci e Paolo Gulisano è semplicemente una mappa della Terra di Mezzo, simile a quella presente solitamente sul retro del libro “Il Signore degli Anelli”, ma forse persino migliorata. In questo caso, abbiamo gli stessi territori disegnati con una grafica diversa, alcuni nomi aggiunti, una scala più piccola (e quindi maggiore dettaglio) e colori.

La mappa della Terra di Mezzo è un vero e proprio tesoro per gli appassionati, una testimonianza della vastissima erudizione e dell’ingegno profondo di Tolkien. Molti dei nomi dei luoghi sono derivati dalle lingue elfiche, come il Quenya e il Sindarin, che l’autore stesso aveva creato basandosi su studi filologici e linguistici. Altri nomi sono ispirati a miti e leggende nordiche, celtiche e anglosassoni, come ad esempio Valinor, la terra degli Dei, o Rohan, il regno dei cavalieri. Alcuni nomi, infine, sono strettamente legati agli eventi e ai personaggi delle opere di Tolkien, come il Monte Fato, dove l’Anello del Potere deve essere distrutto, o il Fosso di Helm, teatro di una delle più epiche battaglie narrate ne “Il Signore degli Anelli”.

La mappa della Terra di Mezzo di Tolkien rappresenta un omaggio alla genialità e alla passione dell’autore, che ha saputo creare un mondo fantastico e coerente in grado di affascinare e emozionare lettori e spettatori di ogni generazione. Questa mappa, inoltre, si configura come un simbolo della sua visione della letteratura, intesa come strumento per evadere dalla realtà e arricchire l’immaginazione.

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