Il termine “Nerd” è nato negli Stati Uniti negli anni ’50, per indicare una persona appassionata di argomenti considerati poco interessanti o socialmente accettati, come la scienza, la matematica, la fantascienza, i fumetti, i giochi di ruolo, ecc. Il Nerd era spesso rappresentato come un individuo introverso, timido, impacciato, con occhiali spessi e vestiti fuori moda, che veniva deriso o emarginato dagli altri, soprattutto dai cosiddetti “popolari” o “fighi”.
Negli anni ’80, il Nerd ha iniziato a guadagnare una certa visibilità e simpatia nel mondo dell’intrattenimento, grazie a film come “La rivincita dei Nerds”, “Indiana Jones”, “Ghostbusters” , “Ritorno al futuro” e a serie televisive come “MacGyver” (1985-1992) ecc. Queste opere hanno mostrato al pubblico che i Nerd potevano essere anche eroi, divertenti, avventurosi, intelligenti e creativi, e che i loro interessi potevano essere affascinanti e coinvolgenti.
Tuttavia, il vero boom del fenomeno Nerd è avvenuto alla fine degli anni ’90, grazie a tre fattori principali: la diffusione degli anime in TV nazionali, la nascita delle moderne console domestiche e i primi passi del web.
L’importanza della diffusione degli anime nelle reti nazionali e su canali come MTV è fondamentale per la promozione della cultura nerd a livello globale. La serie “Dragon Ball” del mai abbastanza compianto e omaggiato Akira Toriyama, in particolare, ha avuto un ruolo cruciale in questo processo. Questa serie infatti non è solo un capolavoro dell’animazione giapponese; è un fenomeno culturale che ha attraversato i confini nazionali, influenzando generazioni di fan e contribuendo significativamente alla diffusione della cultura nerd. La decisione di trasmettere “Dragon Ball” su Italia Uno, dopo pranzo, a ritorno da scuola, ha permesso a questo anime di raggiungere un pubblico vasto e diversificato, ben oltre la nicchia degli appassionati di manga e anime. La narrazione epica di Goku e dei suoi compagni, la ricerca delle sfere del drago e le battaglie mozzafiato hanno catturato l’immaginazione di milioni di spettatori, creando un legame comune tra persone di diverse età, culture e background. Questa esposizione ha avuto un effetto domino, portando alla scoperta di altri anime e manga, e ha aperto la porta a un interesse più ampio per la cultura giapponese, dai videogiochi alla letteratura. La presenza di “Dragon Ball” in TV ha anche contribuito a normalizzare gli interessi nerd, mostrando che tali passioni non sono riservate a una minoranza, ma possono essere condivise e apprezzate da tutti. Inoltre, ha ispirato una nuova ondata di creatività, con fan che hanno prodotto opere d’arte, fan fiction e videogiochi basati sull’universo di “Dragon Ball”.
Al contempo, le console domestiche, come la PlayStation (1994), la Nintendo 64 (1996), la Sega Saturn (1995), la Dreamcast (1998), ecc., hanno portato i videogiochi nelle case di milioni di persone, trasformando quello che era un hobby di nicchia in un fenomeno di massa. I videogiochi sono diventati sempre più sofisticati, vari, belli e immersivi, offrendo esperienze di gioco uniche e coinvolgenti. Alcuni titoli, come “Final Fantasy VII” (1997), “Metal Gear Solid” (1998), “The Legend of Zelda: Ocarina of Time” (1998), “Resident Evil” (1996), “Tomb Raider” (1996), ecc., sono entrati nella storia della cultura popolare, creando fanbase enormi e fedeli.
Il web, invece, ha permesso ai Nerd di connettersi tra loro, di condividere le loro passioni, di scambiarsi informazioni, opinioni, consigli, recensioni, fan art, fan fiction, ecc. Il web, grazie alla nascita dei primi “blog antelitteram” (come lo stesso Satyrnet) e i primi forum ha anche ampliato l’accesso a fonti di informazione e intrattenimento che trattavano di argomenti allora di nicchia , come cinema, fumetti, libri, serie tv, anime, manga, cosplay, ecc dandogli una rilevanza diversa, connessa, condivisa! Il web ha anche dato voce e visibilità a personalità nerd, come scrittori, registi, attori fino alle così dette web star come youtuber, blogger, influencer, ecc., che hanno contribuito a diffondere e a valorizzare la cultura nerd.
In questo modo, il Nerd ha smesso di essere un “looser”, un perdente, un emarginato, per diventare un “cooler”, un vincente, un protagonista.
Il Nerd ha dimostrato di avere talento, passione, curiosità, fantasia, spirito critico, senso dell’umorismo, e di saper apprezzare e creare bellezza. Il Nerd ha conquistato il rispetto e l’ammirazione degli altri, e ha influenzato la società e la cultura in molti ambiti, come l’arte, la scienza, la tecnologia, l’innovazione, l’educazione, il divertimento, ecc.
Oggi, il Nerd non è più un’etichetta negativa, ma un’identità positiva, una fonte di orgoglio, una comunità di appartenenza. Oggi, essere Nerd è cool.