La carica dei 101 è il primo film animato Disney ambientato in un contesto contemporaneo; questo delizioso racconto di fantasia intreccia sapientemente diversi elementi fra cui la commedia, i sentimenti, l’avventura, la suspense ed un incredibile quantità di macchie! Basato sul romanzo La carica dei 101 di Dodie Smith del 1956, il lungometraggio uscì nel 1961, frutto del talento di oltre 150 artisti che hanno lavorato in una produzione durata tre anni. La regia del film è opera dei veterani Disney Wolfgang Reitherman, Clyde Geronimi e Hamilton Luske. Il film racconta le avventure di una famiglia di dalmati, composta da Pongo, Peggy e i loro 15 cuccioli, che devono sfuggire alla malvagia Crudelia De Mon, intenzionata a trasformarli in pellicce maculate.
Alcuni esperti in materia ritengono che il lungometraggio dei Walt Disney Studios sia uno dei film d’animazione più belli della Disney, dato che gli animatori dell’epoca avevano perfezionato il proprio talento e il dipartimento d’animazione degli studios era all’apice del suo successo. Il film fu il primo ad utilizzare la tecnica della xerografia, che permetteva di trasferire i disegni degli animatori direttamente sulle pellicole, senza doverli ripassare a mano. Questo processo consentiva di risparmiare tempo e denaro, ma anche di creare un effetto più realistico e dinamic..
Il difficile compito di assicurare la continuità di milioni di macchie nel corso di un intero film a soggetto è stato svolto magistralmente dal geniale collaboratore storico della Disney, Ub Iwerks che ha creato la xerografia. Questa tecnica non solo ha reso possibile la realizzazione di un film con 101 cani pieni di macchie, ma ha anche ridotto il numero di passaggi previsto dalla trasposizione dai disegni degli animatori al film ultimato. Quando fu distribuito, nel 1961, La carica dei 101 è stato accolto con unanime entusiasmo di pubblico e critica, diventando subito un grande successo di botteghino. , incassando oltre 14 milioni di dollari negli Stati Uniti e diventando il film più visto del 1961.
Il film ricevette anche due nomination agli Oscar, per la miglior colonna sonora e per la migliore canzone originale (Cruella De Vil). Il film fu poi rieditato in varie occasioni, sia al cinema che in home video, e diede origine a numerosi sequel e spin-off, tra cui il remake live-action del 1996 La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera, la serie animata La carica dei 101 – La serie e il film del 2021 CrudeliaCrudelia – Nero, Bianco e Rosso , incentrato sulla giovinezza della celebre antagonista.
La carica dei 101 è un film che ha saputo conquistare il cuore di generazioni di spettatori, grazie al suo messaggio di amore e coraggio, alla sua comicità irresistibile e alla sua animazione sorprendente. Un film che non smette mai di stupire e di divertire, e che merita di essere visto e rivisto. Un film che dimostra che la magia della Disney non ha età.
Curiosità
Il leggendario Marc Davis, uno dei nove saggi dell’animazione Disney, è stato l’artista principale di Crudelia DeMon, di cui è riuscito a catturare la graffiante ironia, ideando il suo fisico anatomicamente impossibile e dotandola di un eccentrico gusto estetico. Madame DeMon è l’unico personaggio della storia dell’animazione Disney Animation a essere stato curato da un unico artista, nel corso dell’intera produzione.
Tre sono i responsabili della creazione di questa indimenticabile icona di malvagità: Bill Peet , il leggendario artista della storia della Disney, Betty Lou Gerson, la fonte della voce tonante di Crudelia, e Marc Davis.
L’attrice caratterista Mary Wickes ha fornito i movimenti live-action come riferimento.
“Mentre disegnavo Crudelia avevo diversi modelli in mente”, spiega Davis, “fra cui la controversa attrice Tallulah Bankhead, e una donna di mia conoscenza che era davvero un mostro. Era alta e magra e parlava incessantemente, anche se non si capiva mai cosa stesse dicendo e non era possibile neanche intromettersi nella conversazione. Volevo che i movimenti di questo personaggio riflettessero una persona sgradevole”.
Macchie, macchie e ancora macchie! Si calcola un totale di 6.429.952 macchie sui manti dei dalmata che appaiono sullo schermo nel corso di tutto il film. Pongo, il nostro eroe, ha 72 macchie mentre Peggy, la sua innamorata, ne ha 68 mentre ognuno dei 99 cuccioli ne ha 32.
Il leggendario animatore Frank Thomas ricorda che il disegno dei cani è stato uno dei compiti più difficili.
“E’ stato difficile disegnare i dalmata a causa della loro figura slanciata. Richiedevano un disegno accurato delle ossa, della muscolatura e della struttura, evitando un approccio caricaturale. Abbiamo portato molti cani nello Studio, per filmare il modo in cui si muovevano, poterli studiare accuratamente e realizzare gli schizzi”.
Bill Peet, che ha il merito di aver adattato il popolare libro per bambini di Dodie Smith, è stato il primo ad aver ricevuto il riconoscimento di aver creato la sceneggiatura di un lungometraggio d’animazione. Grazie all’ispirata narrazione di Peet e all’abilità dei narratori Disney di creare personaggi di grande intrattenimento, dotati di personalità ed emozioni credibili, La carica dei 101 è considerato uno dei film più noti e di maggior successo degli studios.
Le macchie e tutti gli altri effetti cromatici hanno richiesto oltre 3000 litri di tinta particolare, per un peso complessivo di quasi cinque tonnellate. In altre parole la pittura impiegata sarebbe stata su fficiente a dipingere l’esterno di 135 case di grandezza normale. Sono state create quasi 1000 diverse sfumature di colore grazie alle formule segrete del Disney Studio Pint Lab. Si calcola che, in tutta la produzione, gli artisti abbiamo complessivamente utilizzato circa 1. 218.750 matite.