Dal 27 settembre al 20 dicembre 2024, la suggestiva cornice della Fondazione Marco Besso (Largo di Torre Argentina 11) a Roma ospita una mostra imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti e letteratura: La Biblioteca Geografica di Hugo Pratt. Un’esposizione unica che ci guida attraverso oltre 40 tavole originali, acquerelli, riproduzioni in grande formato, filmati e riviste d’epoca, portandoci direttamente nel cuore dei riferimenti letterari che hanno influenzato le opere di uno dei più grandi maestri del fumetto italiano, Hugo Pratt.
Hugo Pratt è un nome che ha segnato l’immaginario collettivo grazie alla creazione del leggendario Corto Maltese, l’affascinante avventuriero che ha solcato i mari di storie intrise di mistero, storia e filosofia. Tuttavia, oltre ad essere un abilissimo disegnatore, Pratt è stato anche un vorace lettore. La sua carriera è stata profondamente intrecciata alla letteratura, un legame che emerge con potenza proprio nella mostra romana, curata da Patrizia Zanotti e Nadège Vaïnas.
La letteratura come bussola creativa: da Omero a Kipling
Cos’hanno in comune autori come Omero, Rudyard Kipling, Robert Louis Stevenson e Somerset Maugham? E quale filo sottile lega Corto Maltese a Thomas More, William Shakespeare o Hermann Hesse? La Biblioteca Geografica di Hugo Pratt esplora proprio questi collegamenti, svelando il legame invisibile ma profondamente radicato tra l’opera del fumettista veneziano e i capolavori letterari che lo hanno influenzato.
La mostra si sviluppa come un viaggio geografico e immaginario, in cui ogni tavola e acquerello di Pratt diventa una finestra aperta su mondi reali e fantastici. Le sale del Palazzo Strozzi-Besso si trasformano in un caleidoscopio di culture e letterature, dove le citazioni letterarie si intrecciano ai disegni. È un invito a seguire gli itinerari percorsi non solo da Pratt, ma anche dai suoi personaggi, primo fra tutti Corto Maltese, sempre in bilico tra avventura e introspezione.
Hugo Pratt: un esploratore tra i libri e il mondo
“In Pratt mi ha sempre colpito la sua smisurata biblioteca e il suo ostinato bisogno di conoscere,” racconta Patrizia Zanotti, storica collaboratrice del fumettista e managing director di CONG SA, la società che gestisce i diritti dell’opera di Pratt. “Viaggiava nei luoghi del mondo, ma soprattutto tra i suoi libri. Leggeva e rileggeva romanzi, entrava nelle poesie, annotava saggi storici. La letteratura, insieme al cinema, alla musica e ad altre forme d’arte, era la sua linea dell’orizzonte”.
Questa mostra non è soltanto un’esposizione visiva, ma un vero e proprio viaggio nelle letture che hanno formato il fumettista. Pratt considerava gli scrittori del passato come suoi “padri spirituali”, figure che influenzavano le sue storie e il suo modo di raccontare il mondo. Il suo lavoro non era solo una reinterpretazione grafica di miti e leggende, ma un omaggio continuo alla grande letteratura universale. “In un certo senso sono il figlio di tutti loro,” diceva Pratt, “ho sempre detto che tutto è stato scritto, possiamo solo riscrivere”.
Tra isole tropicali e utopie: la geografia immaginaria di Pratt
Uno degli aspetti più affascinanti della mostra è il modo in cui la geografia reale e quella immaginaria si fondono nelle tavole di Hugo Pratt. Dai mari tropicali narrati nei romanzi di Stevenson all’Africa selvaggia di Kipling e Rimbaud, la sua opera diventa una mappa di mondi sospesi tra realtà e fantasia. Nelle sue storie, Pratt disegna i confini dell’avventura, ma lo fa attingendo alle esperienze di grandi autori e poeti.
Tra i pezzi imperdibili della mostra ci sono le tavole originali dedicate a L’Odissea, che Pratt disegnò nel 1963 per il Corriere dei Piccoli, e quelle ispirate al celebre scrittore Antoine de Saint-Exupéry. Ogni disegno è un tributo all’amore di Pratt per la letteratura, che emerge anche dai riferimenti che accompagnano il suo alter ego Corto Maltese nei suoi viaggi: da Utopia di Thomas More a L’ultima estate di Klingsor di Hesse, fino a Parzival di Wolfram von Eschenbach.
Un’occasione imperdibile per i fan di Hugo Pratt
Per chi ama il fumetto, ma anche per chi è affascinato dai grandi classici della letteratura, La Biblioteca Geografica di Hugo Pratt è una tappa obbligata. La mostra ci invita a scoprire il mondo attraverso gli occhi di un artista che ha saputo rendere il viaggio – fisico e letterario – il cuore pulsante della sua narrazione. Pratt ha saputo raccontare l’avventura, ma anche i sogni e le inquietudini che si nascondono dietro ogni orizzonte.
Fino al 20 dicembre, questa straordinaria esposizione ci offre l’opportunità di esplorare le rotte letterarie di Hugo Pratt, facendo emergere il suo ruolo di ponte tra il fumetto e la grande letteratura. Un viaggio tra mari inesplorati, poemi epici e figure leggendarie che hanno plasmato non solo l’immaginario di Pratt, ma anche quello di generazioni di lettori e appassionati.
Aggiungi commento