Kwaidan. Storie spaventose dal Giappone di yokai, fantasmi e demoni

Libreria Pienogiorno presenta una nuova edizione di “Kwaidan. Storie spaventose dal Giappone di yokai, fantasmi e demonis”, il libro che ha fatto conoscere al mondo il fascino e il mistero del Giappone soprannaturale. Il volume, curato da Michael Dylan Foster, uno dei massimi studiosi di creature fantastiche e spettrali del Sol Levante, raccoglie le storie di fantasmi e yōkai scritte da Lafcadio Hearn, il grande scrittore irlandese naturalizzato giapponese che ha dedicato la sua vita alla scoperta e alla diffusione della cultura e della letteratura nipponica.

“Kwaidan” è un termine giapponese che significa “storie strane” o “storie di fantasmi”. Si tratta di racconti che affondano le loro radici nel folclore, nelle leggende e nelle credenze popolari del Giappone, e che mettono in scena creature sovrannaturali di vario genere, come tengu, kappa, kitsune, oni e molti altri. Questi esseri, spesso ambigui e inquietanti, si manifestano agli esseri umani in modi sorprendenti e talvolta terrificanti, sfidando la logica e la ragione.

Il libro riprende un’antica tradizione giapponese, quando ci si riuniva di notte alla luce di cento candele per raccontarsi storie di fantasmi. Si narrava di un musicista cieco convocato da un misterioso samurai a suonare per i morti, di una bellissima donna in bianco che risparmia la vita a un giovane durante una bufera di neve, lasciandogli però un terribile avvertimento, di un coraggioso guerriero alle prese con vendicativi fantasmi… A ogni storia una fiamma veniva spenta, fino all’oscurità completa. E poi si aspettava che qualcosa di misterioso e spaventoso accadesse… Molto, molto prima che manga, anime, videogame dal Sol Levante conquistassero il mondo, quando per gli Occidentali Giappone e Luna erano quasi alla stessa distanza, Lafcadio Hearn ha spalancato le porte dell’immaginario e della cultura nipponica. È anche grazie alla sua opera che fantasmi, creature soprannaturali e samurai a caccia di demoni ci sono oggi familiari. Hearn ha raccolto le storie di fantasmi e yokai del folclore e le ha raccontate magistralmente, ben sapendo che le loro presenze irriducibili «sono tra di noi, sempre». Per lui, nell’oscurità che scende spenta l’ultima candela, l’impossibile diventa sicuramente realtà. E ogni racconto svela qualcosa che prima era nascosto, qualcosa di misterioso o dimenticato, o ineffabile. Come uno spettro.

Lafcadio Hearn, nato nel 1850 in Grecia da padre irlandese e madre greca, si trasferì negli Stati Uniti a 19 anni, dove lavorò come giornalista e scrittore. Nel 1890, si recò in Giappone per un incarico di corrispondente, ma si innamorò del paese e della sua cultura, e decise di stabilirvisi definitivamente. Nel 1896, ottenne la cittadinanza giapponese e cambiò il suo nome in Koizumi Yakumo. Hearn fu il primo a introdurre il Giappone e la sua letteratura in Occidente, traducendo e commentando opere classiche e moderne, e scrivendo saggi e racconti originali.

Hearn fu affascinato dal mondo dei yōkai, che considerava una parte essenziale e irriducibile della cultura e dell’immaginario giapponese. Egli raccolse le storie di fantasmi e yōkai da varie fonti, come testi antichi, racconti orali, illustrazioni e opere d’arte, e le rielaborò con il suo stile personale, ricco di suggestioni e dettagli. Hearn credeva che i yōkai fossero “tra di noi, sempre”, e che nell’oscurità lasciata dall’ultima candela spenta, l’impossibile diventasse realtà. Ogni suo racconto svela qualcosa che prima era nascosto, qualcosa di misterioso o dimenticato, o ineffabile. Come uno spettro.

“Kwaidan. Storie spaventose dal Giappone di yokai, fantasmi e demoni” è un libro che ha incantato e spaventato generazioni di lettori, tra cui il celebre scrittore di horror Stephen King, che lo ha definito “un’autentica meraviglia”.

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